
La Metrominuto è una mappa pedonale che rappresenta, come in una rete metropolitana, i luoghi di interesse della città e i tempi di percorrenza a piedi.
La mappa nasce da un’idea semplice: spesso pensiamo che spostarci a piedi richieda troppo tempo, eppure le distanze in città sono molto più brevi di quanto immaginiamo. Paradigma perfetto è l’esperienza di Pontevedra, in Spagna, che ha portato ad una nuova città, una città che, abbandonando l’utilizzo dell’automobile privata, ha arricchito di qualità le vite dei cittadini.
Antonio Leonetti, Presidente dell’Associazione Urban Mobility, ci spiega perché si senta, oggi più che mai, l’esigenza di una primavera andriese legata alla mobilità sostenibile.
Ciao, Antonio. Cos’è la mappa MetroMinuto?
Riporto, per merito, quanto gli amici della Fondazione Mobilità in città hanno scritto nella bellissima Mappa che troverete stampata in molti locali di Andria.
— La Metrominuto è una mappa pedonale che rappresenta, come in una rete metropolitana, i luoghi di interesse della città e i tempi di percorrenza a piedi.
La mappa nasce da un’idea semplice: spesso pensiamo che spostarci a piedi richieda troppo tempo, eppure le distanze in città sono molto più brevi di quanto immaginiamo. IN POCHI MINUTI SI POSSONO RAGGIUNGERE MOLTI LUOGHI, evitando lo stress del traffico e contribuendo a un’aria più pulita e a strade meno congestionate.
La grafica ricorda quella di una metropolitana, ma qui non servono binari o nuove infrastrutture: LA RETE È GIÀ SOTTO I NOSTRI PIEDI.
Sono i percorsi pedonali, accessibili a tutte e tutti, che collegano Andria come se fosse servita da una METRO “INVISIBILE” E SOSTENIBILE.
I tracciati scelti uniscono gli ATTRATTORI PRINCIPALI DELLA CITTÀ: piazze, scuole, servizi, spazi culturali. Camminare significa non solo arrivare a destinazione in modo rapido e salutare, ma anche riscoprire la città stessa. A PIEDI si notano dettagli, si incontrano persone, SI VIVE L’ESPERIENZA URBANA IN MANIERA PIENA — qualcosa che in auto non è possibile apprezzare. —
Come può l’esperienza della città di Pontevedra, in Spagna, attecchire sulle esigenze di viabilità del nostro territorio?
È questo incrocio di termini che non collima, spiego meglio: l’esperienza di Pontevedra è quella che ha portato ad una nuova città, una città che abbandonando l’utilizzo dell’automobile privata ha arricchito di qualità le vite dei cittadini. La viabilità di Andria non ha ulteriori esigenze o meglio l’unica esigenza palese è quella di sostituire chi la gestisce ormai da decenni e che persegue su metodologie obsolete e principalmente poco analitiche.
Ad Andria non esiste più una strada priva di automobili e questo ci fa capire quanto nel tempo si sia lavorato affinché la fluidificazione della congestione stradale fosse pensata come l’occupazione antidemocratica delle strade. L’evidenza sono via Ferrucci, i vari incroci cittadini, viale Istria, via Montegrappa, viale Goito, via Dalmazia e tanti altri.
Motivo per il quale io penso che come avvenuto qualche anno fa per la Puglia e per la città di Bari, oggi più che mai serva, per la mobilità, una primavera Andriese.
Quali sono i benefici di spostarsi a piedi e perché solo adesso si sta foraggiando la cultura della mobilità sostenibile?
I benefici sono quelli che ascoltiamo e leggiamo già da anni sulle varie indicazioni della Comunità Europea, un ente molto evoluto. Quindi, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la salvaguardia dell’ambiente, la salute, la vivibilità delle nostre strade; io aggiungo però, il risparmio diretto sui costi dell’automobile in primis il carburante, oltre alla manutenzione conseguenza dei meno chilometri percorsi; passando per l’incremento dell’economia locale, alla socialità a cui noi come meridionali siamo abituati perché in fondo le strade le viviamo quotidianamente con un caffè, con gli aperitivi e le cene passate sui marciapiedi all’interno di alcuni dehors posizionati in mezzo al traffico.
Dobbiamo essere consapevoli che le strade siano il salotto della città, un prolungamento dei salotti delle nostre case dove ci sediamo per guardare la tv, oppure per condividere del tempo con parenti ed amici o anche per riposarsi. Le strade sono il prolungamento delle nostre abitazioni pertanto dobbiamo rendere i cittadini consapevoli di questa realtà.
In che modo possiamo attivamente partecipare alle iniziative delle varie associazioni coinvolte?
In primis partecipando agli eventi, è importante l’apporto di tutti soprattutto di gente non associata che si avvicina alle esperienze con curiosità.
Secondo noi pensiamo che i pedoni in città siano molti di più rispetto a chi invece siede in auto, la macro-differenza è data dall’ingombro delle automobili che visivamente occupano maggiore spazio e quindi creano l’idea che siano la maggioranza.
Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di fare gruppo, aggregare tutti coloro che la pensano come noi e coordinarci affinché nasca, per la mobilità, una primavera Andriese.

























