Il fascino senza tempo di una città millenaria

Cartagine è un’antica città punica ubicata a pochi chilometri da Tunisi, oggi un sito archeologico dalla storia antichissima.
Affonda le sue radici nel IX secolo a.C. come importante porto commerciale fenicio in grado di ospitare centinaia di navi, occupando una posizione privilegiata sulla costa dell’attuale Tunisia.
Città cosmopolita sia in epoca punica che romana, era ricca di palazzi, mercati e templi. La sua economia, basata principalmente sul commercio e sull’agricoltura, le permise di affermarsi come una delle metropoli più potenti del Mediterraneo. Visse il periodo di massimo splendore dal VI al III secolo a.C., prima delle Guerre Puniche che la rasero completamente al suolo.
Cartagine in fenicio significa “Città Nuova”, nome utilizzato dai Fenici per distinguerla dalla città di provenienza di Tiro (in Libano) e per indicare la fondazione di una nuova colonia. È stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità il 27 luglio del 1979.

Visitarla vi porterà in un’epoca ormai remota; tra le testimonianze puniche e romane potrete percepire la sua grandezza, il suo grandioso passato: siti archeologici di rara bellezza sopravvissuti al tempo e all’ira devastatrice dei romani. Il Museo Nazionale di Cartagine, ubicato sulla collina di Byrsa, racconta, attraverso i ritrovamenti, la storia: oggetti rinvenuti negli scavi condotti nel XIX e XX secolo appartenenti ad epoche
diverse; due grandi affreschi che riproducono l’acropoli ed il porto; stele votive del Tophet; ceramiche, sarcofagi e tanto altro. Iniziare la visita dal centro espositivo servirà ad avere una visione più completa.
L’esperienza di passeggiare tra i siti archeologici, riconoscendo ciò che si è già scoperto al museo, è impagabile.
Nelle vicinanze dei porti punici si trova il santuario di Tophet, un’area di sepoltura, uno dei siti più controversi. Alcuni studiosi sostengono che i Cartaginesi praticassero sacrifici umani di bambini in onore delle divinità di Baal Hammon e Tanit; altri che le urne contenessero i resti di bambini morti naturalmente e poi offerti agli dei.
Camminare tra le stele allineate vi farà sentire nel cuore della spiritualità cartaginese.
Vicino alle tombe sorgono le ville costruite dai romani: resti di abitazioni patrizie rinvenute in seguito agli scavi, accomunate da un forte senso scenografico essendo ubicate sui pendii che digradano verso il golfo di Tunisi.
La Villa Voliera, così chiamata per le diverse decorazioni di mosaici rappresentanti uccelli in gabbia, è la più nota e meglio conservata.
Dalla collina di Byrsa potrete vedere dall’alto ciò che resta dei porti antichi: il bacino circolare del porto militare con al centro un’isola ridimensionata, il bacino rettangolare del porto commerciale, più piccolo rispetto all’originale. Riuscirete a distinguerne la struttura, ma le banchine e gli arsenali sono ormai scomparsi. Sulla collina di Byrsa risiede anche la Cattedrale di San Luigi, costruita in onore del Re francese Luigi IX morto a Cartagine. Caratterizzata da un’architettura romanico-bizantina, oggi non è più adibita al culto ma utilizzata come sala per concerti e mostre.

La visita del Teatro Romano sarà una tappa fondamentale durante la vostra permanenza nella città, rimarrete sorpresi dalla sua grandezza.
Costruito nel II secolo d.C. e restaurato diverse volte, ospita vari eventi tra cui il Festival Internazionale di Cartagine che attira parecchi artisti di fama mondiale.
È famosa per possedere il più vasto complesso termale dell’Impero Romano nelle province africane: le Terme di Antonino.
Ideato tra il 145 e il 165 d.C., il sito colpisce per le sue dimensioni e per la posizione davanti al Mar Mediterraneo.
Potrete passeggiare tra le rovine, tra i corridoi in pietra dalle enormi arcate ed identificare i percorsi e le varie vasche che un tempo accoglievano i romani.
Rimarrete incantati dal paesaggio suggestivo.

L’anfiteatro di Cartagine, costruito nel I secolo d.C., rientra tra le opere più grandiose realizzate dai romani. Accoglieva spettacoli straordinari ed era in grado di ospitare fino a 30.000 spettatori; una struttura simile al Colosseo di Roma ma più piccola. Anche se rovinato, resta un luogo affascinante e carico di memoria: nel 203 d.C. vennero martirizzate due giovani cristiane, Perpetua e Felicita.
Un’altra importante opera realizzata dai romani, riguarda la struttura ingegneristica che collegava la sorgente Zaghouan alla città di Cartagine: un acquedotto lungo 132 km e considerato il più esteso dell’Impero.
Ancora oggi, seppur danneggiato, è possibile osservare da vicino questo grande capolavoro caratterizzato da lunghi ponti ad arcate, comprese le cisterne di Malga che impressionano per le loro dimensioni.
Le stagioni migliori per visitare la zona sono la primavera e l’autunno; le piacevoli temperature vi permetteranno di esplorare i diversi siti godendone appieno la bellezza.

Il romano Marco Porcio Catone, famoso la sua austerità, pronunciava in latino la frase “Carthago delenda est” al termine di ogni suo discorso in Senato, ovvero “Cartagine deve essere distrutta”. La città rappresentava una minaccia per la crescita di Roma e doveva essere annientata. Morendo nel 46 a.C., non riuscì a vedere il suo desiderio realizzato.
Malgrado la sua distruzione, Cartagine è oggi un importante sito archeologico capace di suscitare profonde emozioni.

Quando la visiterete vi sembrerà di tornare indietro nei secoli, comedi compiere un viaggio nel tempo.


FontePhotocredits: Emanuella Porro
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Innamorata del mondo dei viaggi sin dalla tenera età, passione ereditata da mio padre. Ho conseguito un diploma di tecnico dei servizi turistici ed ho iniziato a lavorare nell’agenzia di viaggi di famiglia subito dopo. Ho ottenuto il titolo di direttore tecnico di agenzia di viaggio dalla Regione Puglia. Nel corso degli anni ho conseguito diverse certificazioni dagli enti del turismo di diverse destinazioni. Nel tempo libero pratico sport e in particolare lo yoga da autodidatta. Adoro la moda e la fotografia.

2 COMMENTI

  1. Emanuella Porro, in questo articolo su Cartagine, la dice sostanzialmente esatta la posizione che un viaggiatore assume nel vedere paesaggi, siti archeologici importanti, differenti culture, i diversi impatti, incontri con popoli con usanze diverse, ma non meno importanti di quelle già vissute.
    La famiglia Barka, ha dato filo da torcere a Roma.
    Gli scontri, i conflitti, asciano segni, oltre che di guerra, anche di Cultura. È tutto da toccar per mano attraverso i documenti e i siti archeologici che il tempo non ha cancellati. Le memorabili gesta dei Barka e di Scipione, le Guerre Puniche, sono in attesa di essere “visitati” e ammirati per la loro conservata, grandiosa, splendida bellezza. Grazie tante a Emanuella Porro per il suo contributo e intelligente articolo sull’antica, millenaria, grandiosa Cartagine.

  2. Esattamente Salvatore, Cartagine l’ho trovata incantevole per questo: la sua sua grandiosità è ancora tangibile nonostante la distruzione.
    Grazie a te

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