Violini fantasiosi in armonia
Con corde tese a tessere le note
Sullo spartito dell’arcobaleno
Che adorna un cielo, umido di pioggia.

Si mesce il dolce canto di fringuelli
Con un assolo lieto d’usignolo
La voce di sirena attracca al molo
Un bel veliero con le vele tese.

Ancor raminga va la mente attenta
Nel travagliato assillo di ricerca
Non merca l’esultanza gratuita

Neppure chiede in prestito la gioia:
Soltanto chiede di deporre il gladio
A quei ribelli con il cuor di pietra.

Margherita di Savoia 22/09/25


FontePhotocredits: https://flic.kr/p/nYR879
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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