Impossibile stare lontano dal cuore di Pio e Amedeo

Staje luntan’ da ‘stu core“. Impossibile stare lontano dal cuore di Pio e Amedeo, autori, sceneggiatori, registi e protagonisti di “Oi Vita Mia“, il loro ultimo film, campione d’incassi e di simpatia, fenomeno cinematografico che sta sbancando per la sua capacità di sorprendere toccando le corde più profonde dell’animo umano.

A te volo cu ‘o penziero“. Il pensiero, inevitabilmente, va ai loro precedenti lavori, ad un’evoluzione che, qui, raggiunge vette inaspettate, è la comicità sensibile che non lascia indifferenti, il prendersi cura degli altri per attenzionare se stessi, l’apoteosi dell’esistenza applicata alla necessità quotidiana di tornare a respirare.

Niente voglio e niente spero ca tenerte sempe a fianco a me“. Potrebbe essere questo l’augurio di ogni spettatore nell’ammirare l’interpretazione di un immenso Lino Banfi, il Monicelli del centro per anziani che, con la sua videocamera, immortala ricordi scacciati via dall’Alzheimer, sessant’anni d’amore con sua moglie che rimandano alle vicende personali dell’attore pugliese, un legame indissolubile che sceglie di dichiararsi attraverso l’eutanasia dei sentimenti, la diversità che ammicca alla Sindrome di Down con una leggerezza senza eguali, la gravidanza adolescenziale che mette al mondo la solidarietà partecipata, dando alla luce l’incontro generazionale di grandi e giovani.

Sii sicura ‘e chist’ammore comm’ io so’ sicuro ‘e te“. Noi siamo sicuri che la sagace ironia di Pio e Amedeo stavolta ha fatto il botto, mostrando un “pingone“ alla morte e dipingendo un quadro bellissimo di una realtà scomoda, inneggiando alla vita per dare senza forzatamente ricevere, per poter finalmente dire, parafrasando la colonna sonora di Tosca: “Ho amato tutto“!

Tre passi e dentro la finestra

Il cielo si fa muto

Resto lì a guardare

Io so cantare, so suonare, so reagire ad un addio

Ma stasera non mi riesce niente

Stasera se volesse Dio

Faccio pace coi tuoi occhi

Finalmente

Con te ho riscritto l’alfabeto

Di ogni parola stanca il significato

Perfettamente inutile cercare di fermare l’onda che

Ci annega e ci lascia senza fiato

Ed è una musica che va

In un istante è primavera

Che ritorna

E come un pesce che non può più respirare

Come un palazzo intero che sta per cadere

Tu sei l’unica messa a cui io sono andata

Un volo che è partito

Svanito in fondo al blu

E io adesso farei qualsiasi cosa

Per sfiorare le tue labbra

Per rivederti

Se è vero che il tempo ci rincorre

Oggi sono questa faccia

Questa carne e queste ossa

Le sento ancora addosso le tue mani che mi spostano più in là

Dove si vive solo di uno sguardo

È tardi, si spegne la candela

È sempre troppo tardi

Per chi non tornerà

E come un pesce che non può più respirare

Come un palazzo intero che sta per cadere

Tu sei l’unica messa a cui io sono andata

Un treno che è partito

Sparito in mezzo al blu

E io adesso farei qualsiasi cosa

Per averti fra le braccia

Per rivederti

Perché se manchi, tu manchi da morire

Perché amarsi è respirare i tuoi respiri

Stracciarsi via la pelle e volersela scambiare

È l’attimo fatale in cui mi sono arresa

Perché tu vieni con questo amore tra le mani

E come sempre nei tuoi occhi

La mia casa

Se tu mi chiedi in questa vita cosa ho fatto

Io ti rispondo ho amato

Ho amato tutto.


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