
Un assordante, svuotato silenzio
Emerge dal più profondo del nulla
E coglie gl’impreparati timpani
Ad assorbire l’eco delle note…?
Un tonfo sordo smette la ragione
Di conciliar l’attesa con il tempo
Dacché non smette d’affogare l’ora
Pria consumi l’ultimo tocco intero…?
Così veemente, recepito, l’anno
Nell’abbrobriosa sfida senza fini
Per rispecchiarsi vani in acquitrini
E rivedersi rospi nell’imago.
Chiudiamo l’anno con fasulli auguri…?
Passando le consegne al nostro ignoto…?
29/12/2023



























