
Una carezza nel vento per le mamma che sono in Cielo
Gigli imbiancati
di incontaminati addii
nei remoti pertugi
ove scaturiscono acque
gonfie di tormento avviluppato
a mestizia .
Fiumi di logori rimestìi
nella cuna di lunghi abbracci
di sé, pazzi nell’ardore del vivere.
Ci abbracciamo come testuggini
intrappolati in carapaci
desiderando ali di libellule
su scivoli d’arcobaleno
e immense lande
di lucciole in fiore.