
Quando dovrete lasciarla, vi mancherà
Nell’arcipelago di Zanzibar, a soli quindici minuti di barca veloce da Stone Town, sorge una piccola oasi corallina dalle acque meravigliose: l’isola di Bawe.
Un tempo utilizzata come base telegrafica dalla Eastern Telegraph Company, che vi installò dei cavi telegrafici per collegare Zanzibar con lo Yemen e le Seychelles, oggi l’isola ospita un meraviglioso resort a cinque stelle eco-sostenibile.
Disabitata per anni e priva di alcun insediamento, Bawe ha conservato una natura lussureggiante. Sarà il suo paesaggio a conquistarvi, l’equilibrio perfetto tra la fauna marina e quella terrestre: barriere coralline rigogliose; pesci tropicali; stelle marine; tartarughe; aironi; farfalle colorate e piccoli rettili. La riserva marina di Changuu-Bawe è uno degli ecosistemi più vivi dell’Oceano Indiano, e le acque di Bawe ne fanno parte. Sono state identificate oltre quattrocento specie di pesci appartenenti a sessanta famiglie diverse.
Tra le attività che potrete praticare sull’isola ci sono sia lo snorkeling che le immersioni.
La riservatezza delle sue settanta ville affacciate sul mare, lo rende il paradiso perfetto per chi ricerca privacy e tranquillità. Se vorrete raggiungere il ristorante dalla vostra camera, vi basterà salire sulla bici personalizzata, contrassegnata da una targhetta riportante il vostro nome, e pedalare per pochi metri. L’alternativa? Chiamare il servizio maggiordomo, sempre pronto ad accompagnarvi dove desiderate.
Caratterizzata dal fenomeno delle maree, come gran parte dell’arcipelago di Zanzibar, l’isola offre un paesaggio in continuo mutamento, donando meraviglia a chi lo vive per la prima volta. Il mare si ritira ogni sei ore e trenta circa regalando scenari incredibilmente belli: pozze d’acqua dove osservare ricci, crostacei e
stelle marine; lingue di sabbia; granchi e meravigliosi coralli. Se vorrete tuffarvi, dall’altra parte dell’isola il mare resta più profondo e sempre accessibile. Le sue acque costantemente trasparenti.
Il periodo migliore per visitare l’isola corrisponde alla stagione secca, da giugno ad ottobre e nei mesi di gennaio e febbraio. Bawe mantiene un clima piacevole tutto l’anno, quindi, anche al di fuori di questi mesi, potrà risultare piacevole soggiornarci.
Con un’escursione potrete raggiungere Prison Island e Nakupenda, bellissime destinazioni dove poter ammirare sia le tartarughe giganti che la barriera corallina.
La visita di Stone Town, la “città di pietra”, è sicuramente consigliata e da inserire nel vostro itinerario; solo pochi minuti di barca veloce e potrete esplorarla anche in mezza giornata.
L’esperienza culinaria di Bawe è ricercata e raffinata grazie all’utilizzo di ingredienti freschi. Con la formula “dine around” avrete la possibilità di provare i suoi quattro ristoranti.
La cucina offre specialità che combinano i sapori internazionali con le tradizioni locali; ogni piatto vi conquisterà non solo per la sua presentazione, ma diventerà un’esperienza indimenticabile.
Potrete godervi i vostri momenti culinari a piedi nudi sulla sabbia, circondati da un ambiente incontaminato e cullati dal suono del mare; oppure mangiare una buonissima pizza in un ristorante che vi offrirà un’avventura culinaria da trattoria. Tutto è stato pensato per stupirvi!
All’ora del tramonto prenotate una crociera a bordo di un dhow tradizionale, la tipica imbarcazione a vele locale: i colori del cielo e del mare vi regaleranno un’esperienza unica.
Quando ammirerete l’isola da lontano, vi sembrerà avvolta in un’atmosfera di pura magia.
Penserete per qualche istante di essere in un posto fuori dal mondo, grazie all’equilibrio perfetto tra terra e mare. Ricercatezza, eleganza, paesaggi mozzafiato e privacy…il momento più triste? Quando dovrete lasciarla. Bawe vi mancherà.

































Bawe Island: una delle tante nicchie di cristallo che lambisce il Paradiso?
Sognare ad occhi aperti, qui è un privilegio che possono avere, solo chi di bellezze sa nutrirsi, saziandosi di tramonti sublimi, di paesaggi luminosi, quasi caleidoscopici ed allo stesso tempo unici nel loro genere. Sembra proprio un luogo, dove, non solo il tempo, pure il turista, il visitatore si sia fermato per fare il pieno di bellezze per poi proseguire la sua corsa. Sì, la sua corsa verso un ignoto empirico, dove incontrare gioielli simili; il luogo, dove potremo incontrare l’Ingegnere, il Supremo Artefice di simili bellezze, Dio.
Grazie assai Emanuella, per le aperture di viste meravigliose che, puntualmente, ci sottoponi e che c’invogliano a visitare, “toccar con vista”, per farne esperienze di viaggio e di Cultura.
Grazie Salvatore, hai perfettamente inteso quello che l’isola lascia in chi ha la fortuna di visitarla. Il turista rimane incantato dalla bellezza incontaminata e dall’eleganza del posto.
Grazie per la poesia che ci regali ogni volta.