Lo facciamo tutti ripetutamente

Sbagliare è democratico, lo facciamo tutti ripetutamente.

Sbagliamo involontariamente, tesaurizzando l’errore per esperire la nostra crescita.

Sbagliamo volontariamente, quasi per dimostrare all’altro di essere sufficientemente forti per sopportare quella debacle.

Sbagliamo per non ferire, cercando di rimediare, non accorgendoci che due errori non fanno una cosa giusta.

Sbagliamo perché abbiamo bisogno di pensarci fallibili, e quindi umani.

Sbagliamo per cercare alibi che ci impediscano il progresso.

Sbagliare è democratico, e se è vero che solo chi non fa non sbaglia, allora agiamo senza paura, affinché questa democrazia non diventi la tirannia di decisioni da prendere con coscienza e non procrastinare per pigrizia.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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