nature, landscape and wildlife concept - acacia trees in maasai mara national reserve savannah at africa

Potrebbe pur cadere il cielo intero
Nell’indifferenza e la distrazione
Intenti come siamo a vegetare
Tra lunghe attese per un bel regalo…

Migliore della vita c’è null’altro
Se siamo saggi nel goderla appiena.
Centellinarla con le tante pene
E ricavarne il senso più prezioso:

Può diventar la pianta della gioia
In un contesto sempre più infelice
Ch’è l’appendice grave, vermiforme

E c’impedisce di sanarci dentro
Dagli egoismi e dal possesso innato
A scapito del dono già citato.

Margherita di Savoia 27/11/25


Articolo precedenteLa perfezione è patologica
Articolo successivoLa complessità dell’esperienza femminile straniera in Italia
Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here