La perfezione è patologica, richiede uno sforzo continuo.

La perfezione è statica, mai dinamica.

Stare nell’imperfezione significa vivere non snaturandosi.

La perfezione è patologica, lo sa bene la famiglia che vive nel bosco di Chieti, i cui bambini sono stati affidati ai servizi sociali: quei genitori hanno offerto la più fedele forma del loro Amore.

Lo sa bene Ornella Vanoni, la cui voce ha sfiorato la perfetta imperfezione di una vita senza regole e ”senza fine”.

La perfezione è patologica, sta a noi trasformare l’ossessione in sana ambizione, elevandoci alla migliore versione di noi stessi più che al costante confronto con gli altri.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

1 COMMENTO

  1. Bravissimo Michele. Quando la perfezione assoluta annulla l’imperfezione dell’uomo (pura utopia) è segno indigesto che ci si elevi al pari di Dio.

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