Si mette in gioco pur la fantasia
Per abbellir bugie mal vestite;
Si dà la spennellata di colore
Per render bianco il nero della seppia…?

Ma va che la menzogna ha gambe corte:
Non va lontano e non arriva in porto,
Ma entra negli anfratti senza teda
Che cozza malamente e batte il muso.

Ma non s’arrende contro l’evidenza:
Si scontra col linguaggio razionale;
Rimbalza sopra il giusto e si fa strada

Per ritrovarsi inchinata e vile,
Con faccia tosta, proprio nella gogna,
Tra biasimi, improperi e la vergogna.

Margherita di Savoia 12/11/25


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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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