Andria, 18 dicembre 2025 – Questa mattina, presso il Liceo Classico “Carlo Troya” di Andria, si è svolto un incontro dedicato alla presentazione de “La Corsa di Miguel”, una manifestazione sportiva che da oltre vent’anni unisce atletica e memoria, trasformando la corsa in un messaggio di libertà e diritti.

Cos’è “La Corsa di Miguel”
La Corsa di Miguel nasce nel 2000 per iniziativa del giornalista Valerio Piccioni, con l’intento di ricordare Miguel Sánchez, giovane maratoneta argentino scomparso nel 1978, vittima della dittatura militare. Da allora, ogni anno a Roma migliaia di atleti partecipano a questa gara che non è solo competizione, ma testimonianza: lo sport diventa strumento per affermare valori universali come la solidarietà, la pace e il rispetto della dignità umana.

L’incontro al “Troya” ha offerto agli studenti l’opportunità di conoscere la storia di Miguel e il significato profondo di questa iniziativa, che si propone di mantenere viva la memoria delle vittime delle dittature e di promuovere una cultura di inclusione attraverso il movimento.

A dialogare con i ragazzi sono intervenuti Valerio Piccioni, ideatore della corsa e firma storica della Gazzetta dello Sport, che ha raccontato la genesi del progetto e il suo valore simbolico; Antonio Rutigliano, presidente provinciale del CONI BAT, che ha sottolineato il ruolo dello sport come veicolo educativo; e Daniela Di Bari, assessore alla Bellezza del Comune di Andria, che ha evidenziato l’importanza di iniziative capaci di coniugare cultura e sport per la crescita delle nuove generazioni.

Presenti anche Dora Guarino, dirigente scolastica del Liceo “Carlo Troya”, e Paolo Farina, dirigente scolastico e ultramaratoneta, che ha condiviso con entusiasmo la sua recente esperienza alla Maratona di New York, raccontando come la corsa possa diventare metafora di resilienza, impegno e speranza.

L’incontro si è concluso con un messaggio chiaro: lo sport non è solo performance, ma linguaggio universale che unisce, educa e ricorda. La Corsa di Miguel, in questo senso, è un esempio concreto di come la memoria possa correre insieme al futuro.


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…

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