Shot of a group of cheerful young friends having fun with sparklers together outside in the evening.

Oltre sei milioni di italiani pronti a partire per le feste, l’83% sceglie il Belpaese. Tra tradizione, economia e nuove tendenze del turismo natalizio.

Il Natale è alle porte e, nonostante le incertezze economiche, la voglia di partire non si ferma. Secondo le ultime stime di Confturismo-Confcommercio, saranno oltre sei milioni gli italiani in viaggio durante le festività, ma con una scelta che parla chiaro: l’83% resterà in Italia. Un dato che racconta molto più di una semplice preferenza geografica: è il segno di un ritorno alle radici, alle tradizioni e alla riscoperta dei territori.

Non più lunghi soggiorni, ma brevi fughe: il 60% dei viaggi sarà di una o due notti, spesso in località vicine alla propria regione. La montagna si conferma regina delle vacanze natalizie con il 20% delle preferenze, seguita da città d’arte e borghi storici. Il 59% viaggerà in coppia, il 36% con i figli, mentre l’11% partirà da solo. È il trionfo del turismo “slow”, fatto di mercatini, presepi viventi e sapori autentici, un fenomeno che racconta il desiderio di intimità e autenticità in contrasto con il turismo di massa.

Dietro le luci e i brindisi, c’è un giro d’affari importante: 390 euro la spesa media per persona, con un impatto significativo sul comparto turistico. Federalberghi stima 19,3 milioni di italiani in movimento tra Natale e l’Epifania, generando 16,3 miliardi di euro di fatturato complessivo. Il 91% resterà in Italia, mentre solo il 9% sceglierà mete estere, principalmente europee. Per l’alloggio, il 29% opterà per hotel, il 40% per case di amici, parenti o seconde case, il resto in B\&B e agriturismi. La prevalenza di vacanze brevi e di prossimità non riduce il valore economico, ma lo distribuisce in modo più capillare: borghi, agriturismi e strutture locali beneficiano di una domanda che privilegia esperienze autentiche e sostenibili.

Questa tendenza non è solo economica, ma culturale: in un’epoca di globalizzazione, gli italiani riscoprono il piacere di restare, di vivere il territorio, di ritrovare il senso del Natale nelle tradizioni. È un ritorno alle origini che si intreccia con la necessità di contenere i costi, ma che apre anche a una riflessione: la vera ricchezza non è la distanza percorsa, ma la qualità del tempo condiviso.

Tra le destinazioni più amate spiccano il Trentino-Alto Adige, con i suoi mercatini e le piste da sci; la Valle d’Aosta, perfetta per chi ama la montagna e il relax; la Toscana, con le sue città d’arte e i borghi medievali; la Campania, dove Napoli incanta con i presepi di San Gregorio Armeno; e la Sicilia, che offre un clima mite e tradizioni uniche tra Palermo e Catania.Turismo Natalizio 2025Il grafico mostra due dati chiave: da un lato la netta prevalenza dell’Italia rispetto all’estero (83% contro 17%), dall’altro le preferenze interne, con la montagna al 20%, le città d’arte al 15%, il mare al 10%, i borghi all’8% e altre mete al 47%. Numeri che confermano la forza del turismo domestico e la voglia di esperienze autentiche.


FontePhotocredits: https://app.envato.com/search/all/photos/ad4061d7-91a1-4e8a-b182-9436d380f8c6
Articolo precedentePedagogia di Natale
Articolo successivoL’antivigilia
Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here