Il progetto Narrative Care

È giunto al termine il primo step del progetto NARRATIVE CARE, presentato a suo tempo dal Centro don Bosco, Ente capofila, per il Bando relativo al Programma Erasmus Plus KA2 2021, approvato nello scorso marzo e ammesso dall’Indire ai finanziamenti europei.

Cuore dell’idea progettuale è l’efficacia formativa delle metodologie autobiografiche nell’ambito del lavoro di cura. Al training, hanno partecipato operatrici di realtà organizzative  della citta di Andria (Italia), della città di Debrecen (Ungheria), della città di Rzeszow (Polonia).

Le Associazioni coinvolte hanno mission in differenti ambiti di lavoro sociale. Quelle  di Andria sono impegnate sui versanti dell’orientamento scolastico degli studenti e della formazione dei docenti  (CENTRO DI ORENTAMENDO DON BOSCO); della formazione degli adulti (FIDAPA); dell’ umanizzazione della degenza nei reparti ospedalieri, con primaria attenzione ai bambini (IN COMPAGNIA DEL SORRISO); della formazione della comunità parrocchiale (PARROCCHIA SAN RICCARDO); della formazione professionale degli insegnanti (ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI);  dell’intervento solidale e assistenziale  (CARITAS DIOCESANA).

L’Associazione di Debrecen (Ungheria), BIT ASSOCIATION, è coinvolta nella promozione della qualità vita e dei valori cristiani a supporto  delle categorie più fragili della collettività.

La Fondazione di Rzeszow (Polonia), Vivafemina, si concentra sulla offerta di servizi di formativi  e orientativi a favore di gruppi svantaggiati

L’impegno di cura è stato esplorato autobiograficamente e questo percorso ha permesso di  esplicitare episodi, immagini, rappresentazioni, valori, emozioni e sentimenti costitutivi dell’azione di volontariato da parte  di ciascun partecipante. La presa di coscienza della propria condizione di operatori sociali, mediante il ‘racconto’, ha consentito di esprimere e, per alcuni versi, di costruire conoscenze e consapevolezze in ordine al proprio servizio e alla propria storia di vita.

La prima fase del progetto NARRATIVE CARE è consistita nel promuovere l’acquisizione, da parte delle operatrici e degli operatori, di capability di base nelle metodologie autobiografiche. Ciascun laboratorio ha registrato  esercitazioni di scrittura, riflessioni e approfondimenti teorici offerti dal prof. Savino Calabrese. Le/i partecipanti  hanno sperimentato personalmente  le potenzialità del racconto: la presa di coscienza di sé, le ragioni del proprio impegno, le radici remote dei propri valori e principi, la scoperta di elementi costitutivi del proprio servizio, di fatto automaticamente “agite”, ma senza la dovuta consapevolezza. La forza maieutica della narrazione e la sua capacità di costruire un clima relazionale di predisposizione ad accogliere un racconto senza pre-giudizio, con un atteggiamento di ascolto attivo e di empatia,  sono state sperimentate in prima persona. Le esercitazioni di scrittura, unite agli approfondimenti teorici riguardanti il  pensiero autobiografico e le relative metodologie e tecniche, hanno permesso alle operatrici e agli operatori di familiarizzare con questa metodologia formativa, acquisendone gli elementi base sia teorici che pratici.

L’esito di questa fase sarà la produzione delle autobiografie delle operatrici e degli operatori sociali. La lettura trasversale di tutte le autobiografie, prodotte dai tre gruppi in formazione, renderà possibile la costruzione di elementi conoscitivi della cultura della cura e del servizio,  presente nelle comunità di appartenenza delle diverse organizzazioni e delle persone in formazione. Si tratta di  un piccolo ma significativo contributo di costruzione di conoscenza, a partire dalla vita vissuta; esso si traduce nel potenziamento di una cultura europea,  nella  contaminazione dello spirito di servizio e nella disseminazione di buone pratiche di cura.

Rosa Del Giudice   Savino Calabrese