
Premo forte con le mani
perché è tutto
TROPPO
Le voci parlano;
ogni libro
si insinua nelle orecchie.
Libri accatastati
sussurrano
fili intrecciati
polifonici
di un’umanità stupefacente.
Sembra di essere a Napoli.
Voci urlanti si sporgono
battono poveri timpani,
ammiccano,
si danno la voce
savi e Pulcinella.
Contengo la città nel mio cuore pulsante
in un dialogo incessante.
Voci impilate,
risuonano
oscillazioni di vita,
sogni inchiavardati,
sovrapposte speranze.
Aggrappato alle parole
accolgo e rifuggo
dal silenzio dell’oblio
e dalla sua malia.