“Le società dell’azzardo finanziano
campagne per curare
i giocatori patologici che esse creano.
E il giorno in cui le imprese
di armi finanzieranno ospedali
per curare i bambini mutilati dalle loro bombe,
il sistema avrà raggiunto il suo culmine.
Questa è l’ipocrisia!”
(Papa Francesco)
Vinco io, ovvero: non si può dimenticare che se esistono gli sfruttati, è perché esistono gli sfruttatori. Vinco io è il nome del primo sportello di contrasto al gioco d’azzardo (GAP), che nasce nella città di Andria, desidera svegliare le coscienze di chi fa del guadano “disonesto” la sua fortuna e allo stesso tempo illuminare, quanti per disperazione o per motivi legati al bisogno del vivere, incrociano non il “buon samaritano”, ma si imbattono nei briganti. Papa Francesco, nel discorso tenuto il 4 febbraio 2017, ai partecipanti all’incontro «Economia di Comunione», promosso dal Movimento dei Focolari, ha affermato che: “Quando il capitalismo fa della ricerca del profitto l’unico suo scopo, rischia di diventare una struttura idolatrica, una forma di culto. La “dea fortuna” è sempre più la nuova divinità di una certa finanza e di tutto quel sistema dell’azzardo che sta distruggendo milioni di famiglie…”.
In questi ultimi anni la condizione di povertà esistenziale, culturale e materiale di milioni di persone ha stravolto le priorità di programmi sociali, di agende politiche ormai passate. Infatti per gli addetti ai lavori è sempre più sovente distinguere le vecchie povertà e le nuove povertà. In passato la definizione di povertà era connessa unicamente a insufficienza di risorse economiche, reddito zero e mancata soddisfazione dei bisogni primari. Oggi la povertà va stimata in modo differente. Va capita come l’impossibilità alla partecipazione attiva delle persone alla vita sociale, caratterizzata da problemi familiari, padri separati, immigrazione, violenza delle donne, dipendenze tossica e ludica, patologie psichiatriche, anziani abbandonati, solitudine, cyber bullismo ecc…
Papa Francesco ha sostenuto con vigore la necessità di: “…cambiare le regole del ‘gioco’”, perché “l’azzardo, gioca vite, persone, famiglie e produce povertà e scarti…Le società dell’azzardo finanziano campagne per curare i giocatori patologici che esse creano. E il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali per curare i bambini mutilati dalle loro bombe, il sistema avrà raggiunto il suo culmine. Questa è l’ipocrisia!”
Una classe politica e dirigente, che educa a far male e a farsi del male, si rivela per quel che è: indifferente, cieca e amante dei propri interessi e tornaconti.
Si terrà –nell’ambito delle varie iniziative realizzate per la I Giornata Mondiale dei Poveri- oggi, giovedì 23 novembre, alle ore 17.30, in via Pellegrino Rossi 41, la presentazione dello sportello di contrasto al gioco d’azzardo, il primo nella città di Federico II, ideato e realizzato dalla Comunità “Migrantesliberi”, di Andria, con il supporto della Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” e dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria
L’idea del progetto-servizio, vincitore del concorso “Orizzonti solidali” promosso dalla Fondazione Megamark, è finalizzato per offrire una mano per contrastare una delle nuove forme di povertà: la dipendenza dal gioco d’azzardo, una malattia che colpisce sempre più vittime, ingrossando le file dei nuovi poveri e che ha contribuito a ‘sbriciolare’ tante famiglie.
Il gioco d’azzardo è l’oppio, creato e alimentato da governanti scellerati in stretta complicità con le multinazionali dell’gambling per narcotizzare il disagio sociale culturale ed economico di milioni di persone e ingrassare le file della povertà illudendo i tanti assetati di speranza. “C’è gente che vive senza speranza. Ciascuno di noi può pensare, in silenzio, alle persone che vivono senza speranza, e sono immerse in una profonda tristezza da cui cercano di uscire credendo di trovare la felicità nell’alcol, nella droga, nel gioco d’azzardo, nel potere del denaro ma si ritrovano ancora più delusi”. (Francesco)
Orari di apertura e contatti dello sportello: martedì e giovedì. Mattina: dalle ore 10: alle ore 13:00. Pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 19:30.
Tel: 333 64 66 548; numero verde: 800 589 346; e-mail: gap@migrantesliberi.org