
Tra forti gelate e continue siccità ecco le previsioni di Coldiretti Puglia
Un ritardo di oltre 10 giorni nella raccolta, come mai era accaduto negli ultimi 20 anni, una qualità pregevole ed un lieve calo del 5% nella produzione, causato dalle gelate subite dai vigneti a macchia di leopardo in Salento e nel foggiano e da una continua siccità che influisce sulle rese.
È la previsione di Coldiretti Puglia per l’imminente vendemmia in una delle regioni più titolate in fatto di tipicità di vitigni. Quest’anno la produzione sarà caratterizzata principalmente sia dalle temperature, influenti sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate, di impatto devastante.
Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, tiene a sottolineare: ‘’Nutriamo forti aspettative rispetto ad una vendemmia di straordinaria qualità. Va recuperato il terreno perso durante il lungo periodo di chiusura, promuovendo le 27 Doc, 4 Docg e 6 Igp denominazioni di vino Made in Italy che la Puglia offre”. Gianni Cantele, responsabile vitivinicolo di Coldiretti Puglia, aggiunge: ‘’Registriamo una situazione assolutamente sotto controllo dal punto di vista fitopatologico. Buono anche lo sviluppo vegetativo con vigneti molto rigogliosi anche se queste ultime settimane hanno alzato l’attenzione sul perdurare della siccità del caldo eccessivo. Al momento l’unica certezza è che l’annata viticola volge verso un ritardo consistente nelle maturazioni”. In tempi in cui, ormai, la globalizzazione ha un’influenza determinante nella vita di ognuno, gli italiani bevono ‘’patriottico’’. I nostri connazionali hanno optato per tale scelta sia per l’eccellenza del prodotto, sia in seguito alla riapertura di tutti gli esercizi commerciali nei quali è possibile consumare prodotti vinicoli. A questo si aggiunge la ripresa delle esportazioni che, evidenzia Cantele: “hanno riattivato gli sbocchi di vendita del vino pugliese nel canale Ho.Re.Ca., nell’enoturismo e nell’export per un valore che va oltre 1 miliardo di euro l’anno”.
Durante i tempi della pandemia da covid-19, è aumentato tra i giovani il consumo di vino del 18% e del 25% di vino mixato con altre bevande; il 12% dei millenials dichiara di voler consumare più vino, avendo scoperta prodotti d’eccellenza durante il lockdown. Nelle prime quattro posizioni della top ten delle bottiglie che hanno determinato il maggior incremento dei consumi in valore del vino del Belpaese, troviamo due vini pugliesi: il Primitivo pugliese (+23,6%) e il Negroamaro pugliese (+14,6%). Si tratta di due vini simili, tra i migliori, prodotti in Puglia, divenuti ormai due icone dell’enologia del Belpaese.
Una bella soddisfazione per la nostra Regione, sempre più apprezzata non solo per il turismo ma per le sue eccellenze enogastronomiche, al top del paniere della nostra dieta mediterranea.