
E io la amo…
Senza nulla togliere alle bellezze del mondo, più scopro la Puglia, mia splendida regione, e più la amo. Amo la Puglia per i suoi querceti, i suoi ulivi e le sue vigne, tutti ricamati per innumerevoli chilometri da pregevolissimi muretti a secco.
Amo la Puglia per il suo cibo di mare e di terra, per i suoi profumi ed i suoi colori.
Amo la Puglia per le sue torri disseminate lungo il mare, per la nobilissima architettura delle sue chiese e per la poesia delle statue impresse su fogli di pietra leccese.
Amo la Puglia per la sua storia e per le sue tradizioni, la amo perché non è mai monotona, per le sue inesplicabili sfumature e per le sue armoniose canzoni. Amo la Puglia per i suoi dialetti e il suo folklore, per le sue feste e le sue luci, per l’accoglienza e la sua solarità.
Mi incantano i suoi borghi e mi affascinano i suoi balli. I tramonti, tra i verdi ulivi argentati, e le albe, con i loro dorati bagliori, illuminano di entusiasmo le giornate. I suoi faraglioni, architettati dall’usura e dal vento, ingegneri ineguagliabili, con i trulli e le case in pietra, insieme con le spiagge e le sue colline, risplendono e cantano l’armonia di natura e cultura di cui la nostra terra intreccia armonie arcane.
Amo le splendide Valli della Puglia, le sue masserie, i suoi campi di grano, le sue basiliche che, come navi, sembrano salpare per i porti dei cieli, senza dimenticare la sacralità delle sue barche che, con loro luci, colorano i mari di stelle nelle onde, durante la pesca notturna.
La Puglia che per la sua flora e la sua fauna entusiasma, per la sua geologia stupisce e per il suo mare rapisce ogni spettatore.
È quella terra che, contemplata nelle sue innumerevoli bellezze, nelle sue incommensurabili delizie e nel bagliore della sua maestosità ti fa dire, dalla pienezza del cuore, a chi non la conosce: “Vedi la Puglia e poi muori!”.