
Presente alla BIT di Milano per la presentazione del progetto “Patrimoni di Puglia” Promozione dei Siti Unesco di Puglia, la Sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha incontrato giovani studenti andriesi fuorisede. Dopo il meeting abbiamo chiesto a Silvia, laureanda in ingegneria e residente nel capoluogo lombardo, di esprimerci le sue sensazioni riguardo alla cittadinanza attiva e di come, anche a distanza, si percepisca il lavoro di chi contribuisce alla crescita del nostro territorio.
Ciao, Silvia. Perché hai voluto incontrare la Sindaca Bruno in quel di Milano?
Innanzitutto, per chi come me è una fuorisede, avere un contatto con la propria ”casa” è sicuramente appagante e ci fa, in qualche modo, sentire meno soli. Poi, perché avevo di Giovanna Bruno un’idea che, a fine incontro, si è riconfermata. Un’idea di passione ed attenzione al territorio incredibili, un trasporto empatico che mi ha reso orgogliosa di essere andriese.
Ci si può sentire cittadini attivi anche a distanza?
Assolutamente sì! Almeno per quanto mi riguarda. Con il Covid abbiamo sperimentato i rapporti in DAD, è stata durissima immaginare un futuro, soprattutto per noi studenti. Ma il coinvolgimento giovanile della Sindaca ci ha permesso di non perdere la speranza, creando rete, una sorta di flash mob quotidiano non effimero, una partecipazione interattiva che guarda con pragmatismo alla vita sociale cittadina che mi riapparterrà un giorno e che sento mia già da oggi.
Cosa ti manca di Andria e cosa no?
Di Andria mi manca tutto. Anche le apparenti criticità che, da due anni a questa parte, ho visto superate. Lo noto tutte le volte che mi godo la Città durante le festività natalizie o le vacanze estive. Parlo di movida, di quartieri riqualificati, di viabilità efficace e sostenibile. Parlo, soprattutto, di famiglia, del panettiere sotto casa, della parrucchiera di fiducia, di amore per la mia terra.