O una botte di vino…

Mi sono sempre rapportato con discreta facilità alle persone lunatiche. Ho sempre cercato di prevedere la loro fase, anticiparne azioni e reazioni, comprenderle aprioristicamente.

Ultimamente, però, una esigua difficoltà pervade il mio metabolismo spirituale, una sorta di idiosincrasia verso l’incostante instabilità psicologica di chi pretende di essere sostenuto nella propria lunatica diversità.

Credo che le persone lunatiche ti traggano, involontariamente, in inganno e tu, per forza di cose, ti ritrovi spiazzato dalla loro amorevole e ambivalente attitudine.

Quando le persone lunatiche sono in forma, ti donano tutto, e allora a te, povero ascoltatore che ti eri ripromesso di non ricascare più davanti alla loro richiesta d’aiuto, non va proprio di perdere l’opportunità di godere del loro benessere, pur consapevole del fatto che si tratti di un piacere effimero che durerà, al massimo, trenta secondi, praticamente il tempo di una sostituzione, la tua, con un’altra amicizia di turno.

Mi sono sempre rapportato con discreta facilità alle persone lunatiche. Ho sempre cercato di prevedere la loro fase, fin quando, un giorno, smanettando su internet, ho scoperto che quella fase può essere anche definita “quarto”, vale a dire la parte del suolo lunare eclissatasi improvvisamente, o la botte di un vino che, a prima mattina, dovreste evitare di sorseggiare.


FonteFoto di Sanni Sahil su Unsplash
Articolo precedenteStoria dei Mondiali. Sudafrica 2010
Articolo successivoNATALE DI TENSIONI
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.