Selezionata fra gli AI (Autori di Immagini) Annual 2021, Nadia Troia, in arte NadiaGelsomina, racconta ad Odysseo il viaggio all’interno di una kermesse illustre quanto esclusiva, illustrazioni, le sue, che traggono beneficio dall’orgoglio di sentirsi andriese

Ciao, Nadia. Come nasce lo pseudonimo di “Gelsomina”?

Ho sempre amato Federico Fellini, tutta la sua filmografia e tutto di lui, NadiaGelsomina nasce più di dieci anni fa, in quel periodo avrò visto “La Strada” un’infinità di volte, più lo guardavo e più volevo riguardarlo, credo che il personaggio di Giulietta Masina mi rappresenti molto, l’aria ingenua e buffa, la testa per aria e l’incapacità di vedere il male anche quando questo ti annienta, in quegli occhi mi son rivista un sacco di volte. Quindi è il mio umilissimo omaggio alla grandezza inarrivabile della mia Gelsomina, testa di carciofo.

Quando si parla di Arte, cosa si intende, esattamente, per “illustrazione”?

È un argomento un po’ complesso, letteralmente l’illustrazione è la capacità di tradurre in immagini un pensiero o uno scritto, ha una finalità pratica, evoca emozioni e parole. L’Arte è tra le mille definizioni astrazione ed espressione del se. Solo che a volte io proprio non riesco a definire i limiti tra l’una e l’altra. Forse, mi chiedo, se è così indispensabile dare delle definizioni e porre dei confini.

Essere selezionata fra 140 persone e 1363 opere acquista più valore in quest’anno falcidiato dal covid?

È il primo piccolo traguardo, essere selezionata da una giuria prestigiosa ed entrare a far parte di questo catalogo al fianco di illustratori bravissimi e che seguo da tanto tempo è per me un grande orgoglio, finalmente tutti i miei sacrifici vedono un riconoscimento.

A chi dedichi il prestigioso traguardo?

Lo dedico a chi mi ha riempito l’anima di bambina con colori e musica.