Se almen mi germogliasse qualche idea
Portando seco un’ambasciata lieta
Potrei gioire e pur pagar le spese
Per non aver debiti col destino.

Potrei aspettar che giunga primavera
Che tanta gleba t’apre a sbocciature
Ed in quel tempo l’aria è profumata
Sospinta da sospiri di stagione…

Mi è contro sol l’attesa così lunga
Ed il malanno, mio coinquilino,
Ha preso posto, non ricordo bene,

Che ancor mi sfugge il tempo che lo nutro
E forse toglie forza a quei germogli
Con la freddezza di un inverno intruso…

02/12/2023


FonteFoto di Aaron Burden su Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.