«Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro»

(Italo Calvino)

Oggi riporto impunemente le parole di qualcun altro che non voglio passino per mie, ma voglio, voglio, fortissimamente voglio arrivino Oltre e ad ognuno.

Oltre per la forza.

Oltre per il coraggio.

Oltre per la fiducia.

Oltre per la fede.

Oltre per la caparbietà.

Oltre per la Verità.

Verso una meta.

“Questo anno mi ha arricchito, dandomi la possibilità di assegnare finalmente il giusto e più alto valore alla consapevolezza del vero amore, di trasformare spesso idee e pensieri in fatti concreti, di riuscire a distinguere in maniera abbastanza nitida il bene dal male filtrandoli correttamente. Ho imparato che se desideri qualcosa o qualcuno devi perseverare con disciplina: arriverà; che la fiducia è una trave portante e va dispensata solo a chi te la restituisce; che spesso potresti essere seduto accanto ad una persona irreprensibile, che ti sorride in modo affabile ma che è anche il più laido dei servitori di Satana, al lavoro per il tuo male: di solito dispensa consigli per la vita ed è quasi sempre un tuttologo che stampa ipocriti epitaffi, salvo poi mantenere nella sua – di vita – una condotta di merda; che l’amore esiste in tutti i gesti quotidiani e che amare non è una roba alla portata di tutti; che qualcuna (una specie di folletto glitterato) può arrivare ad un certo punto,  prenderti per mano e accompagnarti in Paradiso; che la morte – a volte –  ha decisamente paura di chi la insegue; che in un anno possono esistere 365 clamorose conferme. E molto altro. Fare del bene è l’unico vero modo per arricchirsi. Il male torna indietro con modi e tempi differenti, ma torna. E come mi dice quel folletto tutti i giorni: ricordate, nessuno si salva da solo. Nessuno”.

Rieccomi, fuori virgolette, pronta ad augurare a chiunque di poter cogliere, comprendere e fare proprio il senso di queste parole: non è “Restiamo umani”.

È: “Diventiamo umani”, perché Umano+Umano spostano l’Everest nel modo descritto sopra.

Avete idea di cosa vorrebbe dire spostare tutti gli invalicabili monti dello schifo dell’uomo inumano?

Io ce l’ho: sarebbe la caleidoscopica rivoluzione, più rivoluzione, dell’intera storia di tutte le rivoluzioni.


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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.

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