
Ospite, lo scorso 10 marzo, per il secondo anno consecutivo, della trasmissione televisiva “Detto Fatto”, condotta da Caterina Balivo, la giovane stilista andriese Stella Suriano ha incantato tutti per l’originalità dei suoi lavori, realizzati con vivace passione e matura competenza. Il suo repentino approdo al mondo della moda ha inorgoglito gli spettatori e Stella ha rivelato al nostro giornale i segreti di questo incredibile successo.
Ciao Stella, cosa ti ha lasciato, in termini di esperienza, la tua seconda partecipazione televisiva a “Detto Fatto”?
Partecipare allo spazio “Hai stile da vendere” di Detto Fatto, è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere per tanti motivi. Il primo riguarda il confronto con i buyers, Per me non sono stati dei semplici buyers, mi hanno spronato a tirar fuori il meglio di me stessa, aiutandomi a capire in cosa sbagliavo. Certo, una collezione non è mai un errore, è sempre frutto di ricerca e studio, pur non essendo il massimo della mia creatività, lo considero, comunque, un bel lavoro.
A differenza dello scorso anno, quando hai vinto la competizione degli stilisti emergenti, quali importanti consigli hai potuto trarre da buyers del calibro di Iacopo Tonelli, Betty Giannini e Giordano Ollari?
Oggi sono più consapevole dei miei mezzi. Il loro più grande consiglio è quello di non porre mai limiti alla fantasia, mai , perchè in ognuno di noi c’è un mondo pieno di arte.
La tua collezione “capsule” prevedeva pantaloni gessati e a zampa, maglie disegnate a mano e borse per la stagione autunno/inverno. Da dove nasce la scelta di questi accessori?
Capsule è un aggettivo usato nel mondo della moda per definire una piccola collezione. Lo studio di questa collezione deriva dall’attenzione per tre bottoni: il primo, un bottone gioiello che richiama tutti i ricami della raccolta; il secondo, laccato, fa riferimento alla lucentezza della vernice utilizzata; il terzo, un maxi bottone che esalta la sportività di alcuni capi. In puntata è stata ripresa anche una mini collezione di borse e maglie primavera/estate. L’idea che mi ha spinto a creare questa capsule, è stata quella di osservare dei barattoli di vernice. Una delle borse in gran voga in questo momento è la borsa a forma di secchiello. Ho deciso di far partire questo progetto interpretando il secchiello come se fosse un vero e proprio barattolo di vernice. La primavera e l’estate sono ricche di colori, ho deciso, perciò, di far fuoriuscire della vernice che riprendesse proprio i colori dei fiori di queste stagioni. Come ciondoli della borsa ci ho messo un pennellino in pelle, artefice delle colate di colore. Questo mio modo di vedere mi ha portato a creare delle borse utilizzando della vera pelle di montone, vitello e capretto. In coordinato alle borse ho dipinto a mano delle t-shirt che riportano le stesse colate di vernice. Le bambole dipinte hanno, come particolare, degli occhiali che rappresentano il nostro punto di vista attraverso lo specchio di colori. Esse sono in 100% cotone , sono interamente dipinte e progettate a mano. Alla fine di tutto ciò, credo che in ogni stilista ci siano dei secchielli pronti a mescolarsi vicendevolmente, il contenuto si fonde fino a diventare idea, l’idea tramite la mano diventa progetto, il progetto se sviluppato diventa prodotto. Non siamo altro che scaffali pieni di colori che aspettano solo il momento giusto per fondersi.
Quale dovrebbe essere il principale talento di una stilista?
Il principale talento di una stilista è impreziosire una donna, anche con una semplice stoffa , sino ad arrivare ad impreziosirla con ricami.
Nonostante tu abbia già raggiunto un’evidente notorietà, siamo certi che, a soli 22 anni, tu non abbia alcuna intenzione di fermarti. Quali obiettivi vuoi perseguire in futuro?
Ho ancora tanta strada da fare, spero di percorrerla restando ben salda ai miei valori, solo con i piedi per terra si può volare in alto. Umiltà, impegno e sacrificio, tre principi fondamentali da non disperdere, tre bottoni per chiudere le asole delle difficoltà e aprirsi alle sorprese della vita.