
«Immagini il silenzio se tutti dicessero solo quello che sanno?»
(Karel Čapek)
Ho provato a camminare e mangiare le verdure,
ho provato a gustare i frutti di mare crudi,
ho provato a studiare,
ho provato ad ascoltare;
ho provato a cucinare,
ho provato a fare il bucato,
ho provato a stenderlo come si deve,
ho provato a stirare,
questo, però, non ho imparato a farmelo piacere;
ho provato a rinunciare,
ho provato a ripulire,
ho provato a rimediare,
ho provato a riparare;
ho provato ad aspettare,
ho provato a pazientare,
ho provato a proporre,
ho provato a non imporre;
ho provato a viaggiare,
ho provato a spostare,
ho provato a sistemare,
ho provato a colorare;
ho provato a guidare,
ho provato a nuotare,
ho provato a sciare,
ho provato a provare.
Ho provato a guardare,
ho provato a vedere,
ho provato a sentire,
ho provato a capire.
Ho provato a scalciare,
ho provato ad incassare,
ho provato a valutare,
ho provato ad aspettare.
Allora ho camminato, mangiato, studiato, ascoltato, cucinato, fatto e steso il bucato, stirato, rinunciato, ripulito, rimediato, riparato, aspettato, pazientato, proposto e non imposto, viaggiato, spostato, sistemato, colorato, guidato, nuotato, sciato, provato, guardato, visto, sentito, capito, scalciato, incassato, valutato, aspettato.
Sostanzialmente, ho imparato.
Dunque ho preso il mio corpo e l’ho steso: ho accettato che mai avrei potuto ridisegnare il cielo esattamente per come lo vedevo, né mai avrei potuto descrivere la potenza con cui il sole sembrava voler esplodere, così, semplicemente, ho taciuto.