Secondo Papa Francesco

Dall’8 dicembre 2015, data della promulgazione del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus (MIDI) documento con il quale papa Francesco ha riformato alcuni aspetti del processo di nullità matrimoniale, e successivamente con la pubblicazione dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia sull’amore nella famiglia (19 marzo 2016), tutta la Chiesa è stata chiamata a riflettere sulla peculiarità del ministero giudiziale in essa esercitato ed in modo particolare sull’importanza di una pastorale giudiziale capace di farsi vicina alle famiglie in situazioni imperfette partendo dalla valorizzazione degli elementi positivi per poi aiutarle ad integrarsi nella comunità cristiana, che a sua volta è esortata a perfezionarsi nell’arte dell’accompagnamento e del discernimento pastorale.

Aspetto che viene ribadito sia nel capitolo VIII di Amoris Laetitia (AL), dove si afferma la necessità di centri di ascolto specializzati per «un particolare discernimento […] per accompagnare pastoralmente i separati, i divorziati, gli abbandonati» (AL 242), e sia negli articoli 2-4 delle Regole Procedurali (RP) del m.p. MIDI, in cui viene menzionato un nuovo munus consulendi denominato “indagine pregiudiziale o pastorale” che intende accompagnare, discernere ed integrare quei fedeli che vivendo crisi, difficoltà o dubitando della validità del proprio matrimonio, desiderano valutare la possibilità di superare tali situazioni sia con un’eventuale riconciliazione coniugale sia con l’accertamento della validità o meno del proprio matrimonio.

Circa l’importanza di questa fase pregiudiziale Papa Francesco lo scorso 27 gennaio 2022, in occasione dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana, rivolgendosi ai Prelati Uditori ha usato parole di sostegno verso questo servizio ecclesiale, che comporta risvolti giuridico-pastorale significativi per i fedeli che si trovano in difficoltà e cercano un aiuto pastorale. A tal proposito, il Papa ha dichiarato come: «Già nella fase pregiudiziale, quando i fedeli si trovano in difficoltà e cercano un aiuto pastorale, non può mancare lo sforzo per scoprire la verità sulla propria unione, presupposto indispensabile per poter arrivare alla guarigione delle ferite. In questa cornice si comprende quanto sia importante l’impegno per favorire il perdono e la riconciliazione tra i coniugi, e anche per convalidare eventualmente il matrimonio nullo quando ciò è possibile e prudente. Così si comprende anche che la dichiarazione di nullità non va presentata come se fosse l’unico obiettivo da raggiungere di fronte a una crisi matrimoniale, o come se ciò costituisse un diritto a prescindere dai fatti. Nel prospettare la possibile nullità è necessario far riflettere i fedeli sui motivi che li muovono a chiedere la dichiarazione di nullità del consenso matrimoniale, favorendo così un atteggiamento di accoglienza della sentenza definitiva, anche qualora essa non corrisponda alla propria convinzione. Solo in questo modo i processi di nullità sono espressione di un effettivo accompagnamento pastorale dei fedeli nelle loro crisi matrimoniali, il che significa mettersi in ascolto dello Spirito Santo che parla nella storia concreta delle persone»: Francesco, Discorso ai Prelati Uditori del Tribunale della Rota Romana in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Sala Clementina, 27 gennaio 2022. Il testo integrale è edito nel sito ufficiale della Santa Sede (www.vatican.va).

Accogliendo le indicazioni del Romano Pontefice, nell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie da diversi anni (2016) è operativa una struttura che accoglie i fedeli separati o divorziati quale spazio qualificato in cui premura pastorale e dimensione giuridica si coniugano per discernere con saggezza la verità del vincolo sacro del matrimonio e il bene dei coniugi e delle loro famiglie. Tale servizio ecclesiale, in questi anni, tanto bene sta profondendo sia ai fedeli che trovano in questo servizio un luogo accogliente e competente per fare chiarezza sulla loro situazione di fragilità matrimoniale, sia ai sacerdoti della diocesi che trovano in esso un sostegno e un aiuto per meglio crescere nell’arte dell’accompagnamento, discernimento ed integrazione.

Pertanto, alla luce di quanto espresso si riporta di seguito una riflessione/testimonianza di don Mimmo Marrone, sacerdote dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e parroco presso la Chiesa matrice di San Ferdinando Re di Puglia, sull’utilità di tale servizio ecclesiale voluto e auspicato dal Pontefice nel MIDI e in AL ai nn. 242 e 244.

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Il Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati.

Dopo un lustro dà ancora più lustro alla chiesa locale

La comunità cristiana è impegnata, in modo del tutto particolare, ad accompagnare le famiglie ferite. A questo cammino della Chiesa universale, la Chiesa diocesana ha inteso partecipare, con spirito di comunione e di particolare riguardo nei confronti degli sposi che soffrono a causa della loro condizione di separati o di divorziati.

Infatti, sono ormai passati cinque anni da quando è attivo nella nostra chiesa locale il Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati. Un Servizio a disposizione di coloro che desiderano verificare la validità del loro matrimonio ormai ferito da separazioni, divorzi, abbandoni e che si pone in un’area di confine tra pastorale e diritto. Durante questi anni ha rappresentato il ponte giuridico-pastorale auspicato da Papa Francesco per la ricezione della sua esortazione Amoris Laetitia. L’orizzonte operativo è stato quello di un’alleanza non solo tra teologia e pastorale ma anche tra diritto e pastorale.

Come affermava Mons. Pichierri nella sua Lettera pastorale sull’Amoris laetitia, In cammino verso la pienezza dell’amore, pubblicata immediatamente dopo la promulgazione dell’Esortazione apostolica, nei confronti dei divorziati risposati «la Chiesa deve mostrarsi sempre una madre che sa accogliere, comprendere e accompagnare in modo che non si sentano mai esclusi, ma sostenuti come dei fratelli. (…). I fedeli divorziati risposati civilmente vanno sempre invitati a verificare l’eventuale possibilità di nullità del matrimonio sacramentale contratto, cogliendo anche le opportunità offerte da Papa Francesco nel Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus (2015) e ponendo questi casi all’esame del Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati» (n. 40).

Il Servizio – espressione diretta della cura del Vescovo verso i fedeli – ha trovato durante questi primi cinque anni il proprio riferimento nel Vicario Giudiziale, don Emanuele Tupputi, che ha sempre manifestato un’adeguata competenza nell’ambito del diritto canonico, unita a una viva sensibilità pastorale.

Il Servizio ha offerto un primo orientamento di carattere pastorale e canonico a tutti i fedeli cattolici che separati e/o divorziati, attraverso l’ascolto delle diverse coppie che lungo questi anni ho indirizzato presso il Servizio diocesano. È stata sempre svolta un’attenta analisi delle singole situazioni, con lo scopo di aiutare le coppie a una migliore comprensione della loro situazione sotto il profilo morale e canonico e dopo una prima valutazione offrire opportuni consigli sugli eventuali passi ulteriori da compiere.

In particolare, il Servizio svolge principalmente una attività di supporto nel rendere consapevoli i fedeli della possibilità di introdurre la domanda per la verifica di nullità, illustrando loro il senso del procedimento canonico previsto, consigliandoli circa il modo con cui procedere e accompagnandoli nell’introduzione della richiesta di verifica di nullità: definizione del/i capo/i di nullità; aiuto all’acquisizione ordinata degli elementi di sostegno della domanda (acquisizione di documenti, verifica della disponibilità di testimoni, acquisizione di atti eventualmente emersi nella stessa fase di ascolto); individuazione della sede competente cui rivolgersi; delineazione dei contenuti del libello introduttorio.

Il Servizio diocesano si è sempre rapportato ordinariamente con i patroni stabili del Tribunale ecclesiastico e con la rete dei Consultori familiari cattolici.

La rilettura attenta e la ricostruzione integrale della vicenda prematrimoniale e matrimoniale per le coppie a cui è stata offerta la consulenza, ha costituito un notevole contributo per un celere e più semplice svolgimento di un eventuale processo canonico di nullità matrimoniale.

Il Servizio è stato di notevole aiuto per le coppie e/o i singoli fedeli da me indirizzati a capire meglio il senso del procedimento canonico di nullità matrimoniale ed esortarle a collaborare attivamente per la ricerca della verità sulla validità o meno del loro matrimonio. Di particolare rilievo è stato l’intervento nell’evidenziare il carattere pastorale e non solo prettamente giuridico del Tribunale Ecclesiastico ed offrire tutte quelle informazioni pratiche – documenti richiesti, oneri economici (con la possibilità del gratuito o semigratuito patrocinio), ecc. – ed illustrare le varie fasi del processo canonico.

Il Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati è segno visibile di quanto afferma papa Francesco nell’Amoris laetitia: «Prendersi cura di loro non è per la comunità cristiana un indebolimento della sua fede e della sua testimonianza circa l’indissolubilità matrimoniale, anzi essa esprime proprio in questa cura la sua carità» (AL 243). Attraverso la consulenza offerta dal Servizio diocesano, è apparso, inoltre, in modo concreto che il discernimento non si riduce a un atto istantaneo ma è processo di discernimento accompagnato da un pastore.

È altresì importante sottolineare come il processo di accompagnamento non si conclude con l’emanazione del decreto di dichiarazione di nullità, ma prosegue anche nel “dopo” per poter operare sempre nella logica della misericordia. Ed è proprio in questa logica che si è adoperato e ha inteso promuovere il Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati lungo questi primi cinque anni di attività.

don Mimmo Marrone

Per ulteriori informazioni sul Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie si rinvia al sito diocesano:

https://www.arcidiocesitrani.it/accoglienza/