In un mondo sempre più globale e che ci illude di poter azzerare le distanze con un click, sempre più persone sognano di poter diventare cittadini del mondo, di poter viaggiare in lungo e in largo per esplorare ogni angolo più recondito del pianeta.

Prima del divertimento vero e proprio, però, è bene raccogliere pazienza e serietà e mettersi a caccia di tutte le informazioni utili circa la nostra meta.

Lingua. Potrebbe sembrare banale, ma spesso diamo per scontato un’informazione basilare come la lingua. Certo, oggi come oggi tutti se la cavano (chi più, chi meno) con l’inglese, ma è bene fare una piccola ricerca preventiva sul lessico e sulle espressioni di base della nuova lingua. Alcuni Paesi, infatti, adottano politiche linguistiche molto più severe di quelle italiane e non si accontentano di seminare cartelli in inglese in giro per le città, preferiscono adottare la propria lingua e lasciare i turisti a cavarsela da soli. Forse acquistare un dizionario tascabile bilingue è un po’ esagerato, d’altronde siamo italiani, la nostra seconda lingua sono i gesti, ma farci trovare pronti sul vocabolario di base sarebbe un punto a nostro favore.

Valuta. L’introduzione dell’Euro ci ha fatto risparmiare un sacco di seccature, possiamo usarlo su tutto il territorio europeo. O quasi. Per esempio questo non vale per l’Inghilterra o per alcuni paesi dell’Est, come l’Ungheria, quindi attenzione a non farsi ingannare dall’assetto geopolitico. Inoltre non bisogna nemmeno dare per scontato il cambio, per esempio, con il dollaro. Certo, negli Stati Uniti usano il dollaro così come in Canada o in Australia, ma l’Euro non ha lo stesso valore nei tre Paesi, quindi attenzione a farsi bene i conti in tasca.

Documenti. Informatevi attentamente sui documenti e sui certificati richiesti all’estero. Se è vero che per circolare in Europa i cittadini dell’Unione hanno bisogno semplicemente della carta di identità, è anche vero per varcare i confini continentali c’è bisogno del passaporto e in alcuni casi occorre anche munirsi di un visto rilasciato dagli enti ufficiali del Paese dove siamo diretti. Per quanto oggi risulti più facile spostarsi, non ci è ancora permesso di circolare liberamente senza che si sappia dove stiamo andando. Inoltre è bene controllare se ci siano differenze sulla validità di alcuni documenti, come per esempio la patente di guida.

Visite. Informarsi preventivamente su cosa visitare è un buon modo per risparmiare tempo e denaro. La rete è ricca di siti da consultare circa percorsi e costi. Molto spesso è possibile prenotare da casa i biglietti per musei, mostre, edifici storici, in modo da evitare di rimanere in fila per ore e rischiare di non riuscire nemmeno a entrare nei luoghi di nostro interesse. Si consideri poi che è facile reperire in internet pacchetti turistici completi che ci permettono di risparmiare soldi, e in questi tempi non è nemmeno una cattiva idea.

Cibo. Prestare attenzione alla cucina locale può servire se si vuole evitare spiacevoli conseguenze. In alcuni Paesi, come per esempio la Turchia o l’India, la cucina è molto più ricca di spezie rispetto a quella italiana, quindi per alcuni potrebbe risultare intollerabile se non addirittura dannosa. Essere curiosi e voler provare sapori nuovi non è un male, ma attenzione alla salute.

Cultura. Tutto il mondo è paese, sì, ma con qualche eccezione. Sappiamo bene che gli italiani all’estero sanno sempre farsi riconoscere. Gesticoliamo, parliamo a voce troppo forte, abusiamo del contatto fisico e ci sentiamo spesso al di sopra delle norme del buon vivere civile perché “tanto non stiamo a casa nostra”. Dovremmo impegnarci un po’ di più per sfatare questo mito, quindi perché non iniziare dalla base, cercando informazioni sulle tradizioni, sulla cultura e sui costumi del popolo che ci ospiterà. Non sempre quello che per noi è la normalità viene compreso all’estero. Un esempio? Pensate al modo di salutare le persone quando ci si incontra: ci scambiamo due baci sulla guancia, prima a destra e poi a sinistra. Bene, in Portogallo è esattamente il contrario, prima a sinistra e poi a destra. Certo, nessuno ci rimprovererebbe per questo, e per il resto basta mantenere un certo decoro e ricordarsi di essere cortesi: siamo pur sempre ospiti, stranieri in terra straniera.

Trasporto. Che abbiate deciso di spostarvi in auto, in treno o in aereo, assicuratevi sempre di avere tutto a portata di mano. Controllate di avere con voi i biglietti o una copia della vostra prenotazione online (questo vale anche per il vostro alloggio), di aver eseguito il check-in online per il volo, o di arrivare con sufficiente anticipo per poter sbrigare tutte le pratiche con calma e non rischiare di perdere il volo o il treno.

Valigia. La parte meno divertente di tutte, forse, è proprio la preparazione della valigia. C’è sempre il timore di portarsi dietro troppa roba o non abbastanza, abiti troppo caldi o troppo leggeri, scarpe troppo casual o troppo scomode. Tutti ci siamo dovuti sedere almeno una volta sulla valigia per poterla chiudere, e tutti (anche più di una volta), dopo tanta fatica, ci siamo dimenticati di mettere dentro qualcosa. Inoltre, appena arrivati a destinazione, scopriamo di aver lasciato a casa qualcosa. Succede sempre, è una specie di legge naturale, e la maggior parte delle volte sono delle scarpe comode da usare nella camera d’albergo, o il dentifricio, o il pettine. Per evitare di lasciare a casa le cose essenziali, è bene buttare giù una lista di tutto ciò che può servirci e spuntare ogni volta che sistemiamo qualcosa nella valigia. Infine tutti conosciamo il rischio di non vedere il nostro bagaglio scorrere sul nastro dell’aeroporto una volta arrivati a destinazione. Non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico, quindi meglio essere previdenti e portare nel bagaglio a mano almeno un cambio, un pigiama e uno spazzolino, non si sa mai.

Viaggiare è bello, arricchisce la mente e lo spirito, ma non si è mai del tutto preparati. Non pretendo di aver fornito tutti i consigli possibili, ma spero di aver fornito almeno qualche spunto per rendere meno complicati i preparativi al vero divertimento.

Chiara Pistillo

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