
Potrei cominciare questo articolo in tanti modi, molti dei quali già utilizzati, quotidianamente, dalle varie testate giornalistiche. Durante il suo viaggio, Odysseo si è preso cura dei più deboli, degli indigenti, dei deportati. Già, proprio loro, quei “migrantes” così osteggiati dall’opinione pubblica, bistrattati da chi siede, comodamente, davanti alla tastiera di un pc. Troppe le fake news, didascalici commenti che lasciano il tempo che trovano, dati snocciolati in maniera randomica, senza ritegno, senza contegno.
Potrei cominciare questo articolo parlando dell’Organizzazione Internazionale Migrazioni, della Libia divisa tra Haftar e Al Sarraj, dei barconi che giungono sulle coste siciliane, delle tremila anime che, secondo il portavoce dell’OIM, Flavio Di Giacomo, sono sbarcate in Italia solo nell’ultimo weekend. Potrei farlo, ma il mio Direttore me lo impedirebbe, non certo per censura, ma perchè mi vuole bene. Sa che andrei ad impelagarmi in argomenti delicati, sarei esposto ad un cospicuo numero di critiche. Mi consiglierebbe, probabilmente, di approfondire per avvalorare il diritto all’informazione, quello che ci viene negato nel momento in cui proviamo ad indagare su inchieste scottanti. E la terra, sotto quei poveri cristi, scotta, eccome.
Potrei cominiciare questo articolo riportandovi un episodio di cronaca. Pare abbiano arrestato “Rambo”, al secolo John Ogais, un tale che seviziava e uccideva migranti, fossero essi uomini, donne o bambini, nella prigionia di “Alì il Libico”. Potrei, ma non voglio. Preferirei non citarvi gli sforzi profusi dalla Vos Prudence di Medici Senza Frontiere, le calunnie ai danni delle organizzazioni non governative, gli aiuti socio-integrativi offerti da don Geremia al mio amico Nossa. Potrei ma, davvero, non voglio.
Potrei cominciare questo articolo con malizia e chiedermi: “Ma perchè questi casi umani pagano allo scafista di turno da 1500 a 2000 dinari libici (da 900 a 1300 euro) per farsi portare da un capo all’altro del Mediterraneo, abbracciando la morte certa? Perchè non risparmiare e pagarsi 200 euro un più comodo e sicuro biglietto aereo? Perchè lo Stato sovvenziona con 600 milioni un’azienda come l’Alitalia senza, invece, preoccuparsi dei CIE e di un’accoglienza, risposta foriera di civiltà?” Potrei, ma certamente nessuno mi darebbe spiegazioni. In fondo, sarei anacronistico a pensare ad una moderna forma di schiavitù, a delle vite spezzate per introiti personali, ad una tratta di persone mercimonio di impudica indecenza.
Potrei cominciare questo articolo passando in rassegna tutti i punti leguleici dello ius soli o della nuova legge elettorale, potrei cominciare, ma quando queste pseudo dimostrazioni di democrazia sembravano anch’esse avere inizio, sono annegate nel mare della stupida idelogia di fazione.
Potrei cominciare a scrivere questo articolo, ma mi rendo conto di dover aggiornare il necrologio, allora desisto, temporeggio, anche perchè una nuova edizione del telegiornale sta per cominciare…