
Dalla Cina all’Italia, andata e ritorno, in nome della cultura
Dal 12 novembre al 12 dicembre dello scorso anno, nel Castello Svevo di Bari si è tenuta la mostra “Side by Side”, in cui sono state esposte opere di giovani artisti cinesi iscritti alle Accademie di Belle Arti del nostro Paese, per festeggiare i 35 anni di gemellaggio tra Bari e la città di Canton, nel Sud della Cina.
Avrei voluto scrivere di questa mostra quando era ancora in corso, ma fra la nascita di mia figlia e vari impegni lavorativi non ci sono riusciti, e la stessa Sara era piuttosto oberata di lavoro.
Ma chi è Sara?
Sara, il cui vero nome è Xiao Lijun (肖莉君), è una dei ragazzi le cui opere sono state esposte nell’ambito della mostra, e la cosa mi rende particolarmente orgoglioso, perché Sara è stata una mia studentessa, la sua primissima lezione d’italiano l’ha fatta proprio col sottoscritto come insegnante, e mi ha fatto particolarmente piacere sapere che da allora ne ha fatta di strada, ancor di più perché si è laureata nel capoluogo della mia regione natia, e le sue opere sono state esposte anche lì.
Lascio quindi a lei la parola, visto che ha accettato volentieri, tra un impegno e l’altro, di farsi intervistare dal suo vecchio insegnante d’italiano.
“Ho iniziato a studiare italiano nel 2015 a Canton, vicino a Shenzen, la mia città.
Perché ho deciso di imparare la lingua italiana? Da quando ho iniziato a provare interesse per l’arte, ho sempre desiderato di andare in Italia, un paese pieno di vita, di romanticismo, di sole, e soprattutto d’arte. Ho sempre sperato di avere l’opportunità di studiare Belle Arti in Italia, e ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno, anche perché l’Italia è proprio bella come pensavo.
Arrivata in Italia, ho prima continuato a studiare l’italiano a Siena, poi mi sono trasferita a Bari per frequentare l’Accademia di Belle Arti e, dopo essermi laureata, sono tornata in Cina. In totale ho passato in Italia circa tre anni e mezzo, ed è stato un periodo molto importante della mia vita”.
Di certo sono stati anni fruttuosi per Sara, che ha visto le sue opere selezionate per la mostra a Bari (dipinti pubblicati anche sul Corriere del Mezzogiorno) e non solo.
“È stata un’emozione incredibile quando i miei amici a Bari mi hanno detto che le mie opere erano in mostra al Castello Svevo, davvero una grande soddisfazione.
Più di una volta i miei disegni sono stati esposti in mostre a tema o in esposizioni collettive, e ho anche vinto dei premi. Inoltre, ho collaborato con HUAWEI per l’esposizione di alcune delle mie illustrazioni. La mia professoressa d’arte ha raccomandato alcuni miei lavori a riviste e giornali, e sono molto grata anche ai miei insegnanti italiani, che mi hanno sempre incoraggiato.
I miei progetti per il futuro? Ultimamente sto provando a realizzare dei dipinti a olio, tecnica in cui non mi ero mai cimentata prima, perché il mio obiettivo e migliorarmi sempre più, per fare in modo che un giorno si terranno esposizioni dedicate solo alle mie opere, mentre finora i miei disegni sono stati esposti solo insieme a quelle di altri artisti”.
L’arte e la cultura possono unire popoli anche piuttosto diversi tra loro, e realizzare i sogni di tanti giovani in tutto il mondo, peccato che qualcuno pensi che con la cultura non si mangia.