Quando se la fa addosso…

 

Caro Direttore,

devo ricredermi. Il ministro razzista Salvini ha un volto umano, e lo dimostra come i bambini che se la fanno addosso. Ma i bambini non coinvolgono tutta la famiglia, quando accadde l’evento maleodorante. Il nostro Truce, dopo aver sbraitato e mostrato i muscoli contro i giudici, dopo aver esibito il suo agire “in nome del popolo italiano”, ha visto l’acqua salirgli alle chiappe e appunto ha mollato, urlando “io non mollo”.

È evidente che un’accusa di sequestro di persona nel caso di quei disgraziati della nave Diciotti non è una roba da prendere alla leggera. Il minsitro in giubotto da poliziotto, che tremare il mondo fa, ha cominciato a capire di averla fatta grossa e puzzolente. E quindi? Quindi chiama il governo a testimone che lui non ha agito da solo, ma in accordo di tutti i ministri leghisti, grillini, tecnici, Conte compreso. E il governo tutto avrebbe agito nell’interesse dello Stato tenendo sequestrati su una nave italiana, in un porto italiano, uomini donne e bambini di nessun pericolo per il Paese. Ma non aveva il ministro im felpa sfidato i giudici? Non aveva chiesto di essere processato? Non aveva chiamato a taccolta i suoi mazzieri che i giudici minacciavano? Non aveva preteso l’aureola di martire prima del martirio? Adesso ha capito che per fare il martire ci vuole nelle sangue generoso, non veleno e odio? Bè, se l’ha capito…

In verità, il Nostro sta mettendo alla prova la fedeltà di Di Maio e dei pentastellati al progetto razzista, spacciandolo addirittura per clausola del famoso Contratto. Dunque, oltre a quello scritto, c’era anche un Contratto non scritto? Un patto di sangue anche contro i “negri”, oltre che su tutto il resto? Sappiamo, dunque, solo adesso che i continui contrasti sul che fare erano solo una finzione. Sappiamo che i grillini avevano venduto l’anima, andando contro i loro principi: ricordate quando un avviso di garanzia bastava per essere disarcionati? Quando l’ombra di un sospetto era una prova? Quando una mossa dei giudici metteva sull’attenti tutto il Movimento 5Stelle?

Tutto finito. Adesso il grillino non voterà per mandare Salvini a processo, a costo di fare in mille pezzi il proprio certificato di nascita. I grillini sono oggi come quegli altri di prima, tutti, che brandivano le  garanzie costituzionali a protezione dei membri del Parlamento. I grillini sono uguali a loro, avendolo sempre negato. Più leali i leghisti, che mai si erano azzardati a impugnare la spada giustizialista. Perchè tanto rinnegare? Per restare attaccati alla poltrona, come quegli altri di prima, i vituperati delle èlite e della casta. E che sarà mai, Dio santo, non basta il taglio dei vitalizi e degli stipendi?

Si può capire questo atteggimento? Si può. Basta dirsi la verità. Il patto fra Lega e Grillo non si romperà, almeno fino alle elezioni europee. Il M5S ha una fifa matta di essere annientato dalla brutalità di Salvini, e allora si fà brutale a sua volta, calpestando anche i principi del suo essere nato. Fare finta di essere diversi ha avvantaggiato il Truce a danno del Birraio. Adesso parte una competizione fra uguali. A sequestratore, sequestratore e mezzo. A razzista, razzista e mezzo. E avanti di questo passo.

L’altro giorno, senza consultare oracoli, avevo scritto che i grillini avrebbero salvato Salvini. Facile profeta. Le differenze fra i due del Contratto non esistono. Fascisti e sfascisti a turno. Spero solo che qualche cittadino che si era illuso apra gli occhi, ma ci vorranno altro tempo e altri disastri. Donne, bambini e poveracci sequestrati non bastano ancora.

 


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Pugliese errante, un po’ come Ulisse, Antonio del Giudice è nato ad Andria nel 1949. Ha oltre quattro decenni di giornalismo alle spalle e ha trascorso la sua vita tra Bari, Roma, Milano, Palermo, Mantova e Pescara, dove abita. Cominciando come collaboratore del Corriere dello Sport, ha lavorato a La Gazzetta del Mezzogiorno, Paese sera, La Repubblica, L’Ora, L’Unità, La Gazzetta di Mantova, Il Centro d’Abruzzo, La Domenica d’Abruzzo, ricoprendo tutti i ruoli, da cronista a direttore. Collabora con Blizquotidiano.  Dopo un libro-intervista ad Alex Zanotelli (1987), nel 2009 aveva pubblicato La Pasqua bassa (Edizioni San Paolo), un romanzo che racconta la nostra terra e la vita grama dei contadini nel secondo dopoguerra. L'ultimo suo romanzo, Buonasera, dottor Nisticò (ed. Noubs, pag.136, euro 12,00) è in libreria dal novembre 2014. Nel 2015 ha pubblicato "La bambina russa ed altri racconti" (Solfanelli Tabula fati). Un libro di racconti in due parti. Sguardi di donna: sedici donne per sedici storie di vita. Povericristi: storie di strada raccolte negli angoli bui de nostri giorni. Nel 2017 ha pubblicato "Il cane straniero e altri racconti" (Tabula Dati).

4 COMMENTI

  1. Il Sottosegretario all’Interno così si è espresso in merito alla vicenda sul processo a Salvini relativo alle vicende della nave Diciotti e che rispecchia anche il mio pensiero in merito:
    “Ci sono una serie di situazioni che lasciano dubbi, ci sono una serie di archiviazioni da più procure e poi arriva questa cosa… Una manovra politica?”
    Ho imparato che nella vita bisogna essere garantisti. Intanto nel nome del Popolo Italiano e della Costituzione Italiana io rispetto i nostri governanti, perché chiunque essi siano, occorre camminare con loro per il progresso del nostro paese nel nome della pluralità. Pluralità sempre minata dalla sinistra italiana che attacca personalmente e giuridicamente qualsiasi politico non di sinistra che va al governo (spesso additandolo come fascistoide ecc). Come liberarsi di questa piovra sinistroide all’ombra delle istituzioni?

    • Caro Nunzio,
      senza voler precedere l’autore dell’articolo, la risposta alla tua domanda è troppo facile! Come liberarsi della “piovra sinistroide”? Ovvio! Votando “il governo del cambiamento”, non ti pare? Sorrido, lo confesso…

  2. alla cortese attenzione
    del sig. Direttore
    indirizzi mail
    Oggetto: “NAVE DICIOTTI”
    Merate, 30 gennaio 2019

    Egregio Direttore,
    in queste ore si parla e si straparla sul caso in oggetto, quindi mi voglio accodare al gruppo ed esternare qualche considerazione:
    – i componenti del Governo fanno a gara nell’affermare che la decisione fu presa con l’accordo di tutti, sentivo oggi per radio che il Ministro dell’Agricoltura e del Turismo
    non ricordava dov’era ma comunque non era presente, mi chiedo e Le chiedo quando si prendono
    queste decisioni, si verbalizza qualcosa? Se la risposta è affermativa basta produrre il documento; se così non fosse la faccenda prende una brutta piega perché Ministri che hanno prestato Giuramento alla Costituzione affermerebbero fatti non veritieri.
    – il Ministro degli Interni sig. Matteo SALVINI prima voleva essere processato, ora chiede, per il tramite di un quotidiano nazionale, al Senato di non dare l’autorizzazione e il tutto lo argomenta con questioni di sicurezza, per non far arricchire gli scafisti che con i proventi comprano armi, droga ed altro ancora.
    – tralascio la posizione dei migranti e mi soffermo sulla Nave DICIOTTI (della Capitaneria di Porto ITALIANA) e il suo equipaggio. Di fatto l’unità navale e tutti i suoi uomini sono stati distolti dal lavoro che normalmente svolgono ovvero la SICUREZZA, a tutto tondo, in mare.
    Ho la sensazione che si stiano verificando diverse invasioni di campo (ministeriali) e il tutto a scapito della credibilità dello Stato anche a livello Internazionale.
    Si dice di lasciarli lavorare, Le chiedo un loro eventuale fallimento non andrà ad aggravare la
    situazione di noi tutti ???

    Cordialissimi saluti marinareschi
    Nicola CHIEPPA

    • Gentilissimo,
      mentre la ringrazio per la sua puntuale disanima, devo forse deluderla per l’interrogativo finale che mi pone, non credo infatti di avere la capacità di leggere nel futuro. Posso, tuttavia, dirle la mia semplice opinione di cittadino (ammesso che “uno vale uno” sia ancora valido): la caduta di un Governo non è mai un fatto privo di conseguenze e la governabilità è di certo una buona cosa; d’altra parte, se una nave stesse andando a schiantarsi contro un iceberg, lei lascerebbe al timone uno che non si dimostra capace di governarla o lo sostituirebbe il prima possibile con un timoniere competente? La sua risposta sarà anche la mia. Cordiali saluti.

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