OLYMPUS DIGITAL CAMERA

The Way Bach – ventiduesima e ultima puntata – Farwell

Salutare Perth significa dipingerla con i suoi pennelli.  Stamattina ho salutato le amiche australiane a colazione.  Intanto leggevo il giornale locale, del Council che equivale ad un nostro Municipio.

Le questioni che mi hanno colpito perché dipingono questo luogo sono quattro.

La prima è la lite fra Subi (Subiaco) e Nedlands per la rappresentanza del seggio nella politica statale.  Io faccio il tifo per Subi naturalmente.  Abitavo lì.  E poi c’è il problema dell’altezza.  Aumenta la verticalità degli edifici e le comunità vogliono assicurazioni sull’eccesso delle ombre che creano.  Qui il sole è di tutti.

Poi c’era la seconda notizia su come si compra una casa.  Strano.  Con l’asta.  Cioè tu vedi un QR Code osservi la casa e chiami l’agente che ti dirà solo il minimo dell’offerta.  Non lo scrivono.  Ad affare concluso il venditore ed il compratore non si incontreranno mai.

E poi c’era la notizia del tennis.  Nella bella e pretenziosa location di Cottesloe si giocava un doppio al tennis. La signora alquanto anziana e prevedibilmente in forma si è vista colpita da un pesce di notevoli dimensioni, vari chili.  Il sangue si è sparso sul verde del green e sul bianco della divisa della signora.  Ma il fatto è, da dove veniva il pesce che è caduto dal cielo?  Un grosso uccello lo aveva da poco pescato quando è stato intercettato da uno stormo di grandi corvi vincenti ed aggressivi.  Il grande uccello per fuggire si è liberato del peso.

E, infine, c’era l’articolo più gustoso di tutti, quello sulla crisi degli alloggi.  Un Italiano penserebbe tante cose tranne il vero.  Il Bold Park non basta più.  Ha alberi centenari.  Ci vogliono molte decadi perché in un tronco si formi il grande buco che serve al nido di un grande uccello come il gufo o il black coconut.  E dunque occorre una legge per impedire agli abitanti di abbattere gli alberi più grandi e più vecchi perché per questi grandi uccelli Bold Park, immensa riserva, non basta più.  C’è la crisi degli alloggi dei nidi dei grandi uccelli.

Fanny adora il cinema e della sua passione ne ha fatto una scelta culturale.  Io le narro della crisi degli alloggi avicoli a Bold Park e lei cita il film “Il Vedovo” con Alberto Sordi e Fanca Valeri.  Lui dovrebbe apprendere del crollo dell’ascensore e del conseguente fallimento della sua azienda ma si perde in altre notizie, un’aquila ha rapito un vecchio signore e più avanti BB aspetta un Bebé e Sordi commenta ‘Chi se ne frega’ ……. E poi finalmente arriva l’ascensore.  Il giornale è Il Corriere della Sera.  Il film è degli anni ’60.  E il principale giornale d’Italia parlava di un’aquila e di BB.

Si fa presto a dire Perth.

Perth 16 maggio 2023.  First week, last week. Come in Pakistan ad aprile del 1984, in ogni viaggio è questa canzone dei Talking Heads che scandisce il lento commiato.  Oggi come allora ci vuole un tempo per salutare un luogo importante dove non sei affatto sicura che tornerai.  Ebbi coscienza di una last week in Pakistan, in Egitto, in Perth1 e, ora, in Perth2.  Non ebbi mai coscienza dell’addio in Nepal.  Per questo mi è rimasta sempre la voglia di tornare in Nepal ed avere poi il giusto tempo per il commiato da un luogo così tanto amato.

No. Non è andata così.

Mentre rientravo dal Nepal nel gennaio del 1995 mi raggiunse a Francoforte la notizia del telegramma del Ministero Affari Esteri che mi nominava docente di Lettere ad Alessandria d’Egitto e mi dava pochi giorni per accettare, per avviare le pratiche e per raggiungere la sede.  Di fatto la burocrazia fece il suo corso e da fine gennaio che era partii il 25 marzo 1995 senza aver mai salutato né il Nepal, né l’Archeologia, né l’Oriente e né, men che meno, l’Orientale.  Dieci anni della mia vita finivano congelati per sempre dentro uno stupido telegramma con cui io dichiaravo di accettare.  Aveva ragione il Presidente quando quella sera a cena a Francoforte mi disse che se avessi accettato la mia carriera con l’Oriente e con l’Archeologia sarebbe finita.  Io ero in aspettativa non retribuita ed avevo un figlio.  Quel viaggio in Nepal era già un lusso che non pensavo di potermi più permettere.  Per lui, snob, il mio precariato di quei giorni era un irrilevante effetto collaterale di sì tanta gloria.  Ma la vita non è fatta di gloria, mi dissi, ma di giorni retribuiti e quelli in Egitto erano moto meglio valorizzati.

No.  Non è andata così.  Il presidente molto cortesemente e in modo lusinghiero per il mio ingegno mi chiese di ignorare il precariato di quei miei giorni.  Io invece ci misi un secondo e prima del dessert avevo già deciso di accettare.

A casa delle mie amiche australiane l’addio è avvenuto nella Sala da Pranzo del College, la Hall, di fronte a UWA – University of Western Australia.

Per gentil cortesia del sito web ufficiale:

            ‘Starting where Western Australia Kaartdijin (knowledge) began, the University of Western –Australia sits on sacred soil alongside the Derbal Yarrigan (Swan River) on Whadjuk Noongar Booja ……. Established as the State’s first University in 1911 and founded with a mission to advance the prosperity and welfare of our communities, the University opened in 1913 to just 184 students.  Today more than 25.000 students are unrolled from 100 countries ….. We have forged and embraced connections with community, partners, and industry to ensure our impact is far reaching, both now, and in the future …..  Our motto ‘Seek Wisdom ….’ …….  Longstanding indigenous knowledge and culture provide a rich and unique lens through which we can view and understand our environment.  The maali (black swan) stands proudly on the UWA, ……… The story of the swan has been shared by Dr Richard Barry Walley OAM.  He is a Nyoongar man and respected lecturer in Aboriginal Culture……

The river story

            During the Dreaming, the Wangul or Rainbow Serpent, was the creator.  The giver of life.  The Wangul made its way from the Darling Scarp to the Indian Ocean leaving a trail of contours behind it.  Every twisting movement scoured out the rivers, creeks, waterholes, lakes and valleys across Nyoongar boodja, the land of the Whadjuk Nation.  And so the Wangul forms the Derbal Yerringan, the Swan River, where it still resides today.  The bilya, or river, is the umbilical cord of the land – a life force connecting Nyoongar people to boodja.  So close is the connection, ‘river’ and ‘umbilical cord’ are known by the same name …..  UWA has the ultimate privilege of sitting on this sacred soil where Western Australian Kaartdijin (knowledge) began.

And just as the river flows through the Whadijuk Nation, out into the Indian Ocean and beyond, so too does our knowledge, through the people that gather to learn at the University and then venture out into the world.

            The story of the swan.

‘Our University is a place to come home to – a nest – for our community.  The maali nurtures its cygnets until they reach their full potential, like UWA students grow and learn, nurtured by our whole community……

            The maali and Rose window of Winthrop Hall entwine as a symbol of connection between UWA and the Indigenous communities.  The maali’s wings are strong, just as we are all strong as individuals.  But when we all come together, we are stronger than the sum of our parts. ……

  1. Sir John Winthrop Hackett completes his work as chair of a Royal Commission which recommends that a University be ‘established’ in Western Australia.  1916.  Sir John Winthrop Hackett dies leaving a bequest to the University which eventually provides £ 425.000 ($ 35 million today)..2020  UWA becomes one of 11 organizations to be awarded an internationally recognised Athena SWAN Bronze Award for commitment to gender diversity in STEMM subjects.

            Si ringrazia la cortesia del sito ufficiale di UWA.

Ora il gatto Winthrop delle mie amiche australiane ha 16 anni e sta morendo.  Porta questo nome perché c’è una relazione di parentela fra il Winthrop ed il nostro mentore australiano Peter Garnsey, ora emerito professore a Cambridge.  Lui unisce tutti noi, me, mio marito, mio figlio e la mia best aussie friend e il gatto che si avvia al commiato qui a Perth ancora ce lo testimonia.

Wikipedia:

            Sir John Winthrop Hackett Sir (1848 – 1916)  … was born near Bray, County Wicklow, Ireland, the eldest child of the Rev. John Winthrop Hackett, MA, and his wife, Jane Sophia Monck – Mason ….. educated at Trinity College Dublin, he graduated BA in 1871 and MA in 1874.  He was called to the Irish bar in 1874, but emigrated to Sydney in 1875 where he was called to the New South Wales bar in the same year …… He advocated women’s suffrage and Western Australia was one of the early jurisdictions to give women the vote…..

Perth 19 maggio 2023  Sono arrivata a Perth in tempo per il compleanno di Fanny e a Sydney il giorno del compleanno di Igor e ripartirò il giorno di San Bernardino.  Mio padre si chiamava Dino e mia madre la cui foto viaggia con me, Lidia.  Avrei voluto portarli con me ovunque in giro per il mondo ma in Nepal non ci sono riuscita anche se ho ricevuto l’onore della visita di altri due genitori.  Ho invitato i miei genitori due volte in Egitto e quelli sono i ricordi più belli.  Darei un occhio della testa per sapere che sappiano che ho vissuto in Australia.  Ogni bandierina sul mappamondo l’ho conquistata per loro due, le persone più belle che io abbia incontrato lungo i miei oltre duecentomila chilometri di vita.

Vorrei salutare Perth con i colori dei suoi cento chilometri di spiagge urbane.

L’azzurro adamantino del cielo, il bianco degli ibis, il nero del becco, il rosso della coda dei pappagalli neri, il nero dei cigni, il rosso del loro becco, il rosa delle cicogne, l’etereo colore degli aironi, il nero dei corvi, il verde sempre curato dei suoi mille prati rasati, il verde cupo dei pepper mint tree, l’immensa ombra bruna dei loro palchi, il verde poco folto e discinto degli eucalipti, il viola dei fiori degli alberi di jacaranda.  Il verde a Perth è dovunque come il peanuts butter e la vegemite.  A Perth si vive all’aria aperta e i parchi e le spiagge sono le piazze.  Il bianco dei tronchi degli eucalipti è un colore di Perth.  Quel bianco così liscio che sembra intonacato.  Quei rami così aggraziati.  È un onore sentirsi abitante di Perth.  Chiedo scusa al Lake Monger Park per non averlo omaggiato.  Un parco magico al tramonto.

Perth è il bianco nero candido delle sue Magpie e del Willie Wagtail.

Occorre studiare tutta la fauna avicola di Perth per conoscere tutti i suoi colori che si spostano sul blu del cielo, sull’azzurro del mare, sul verde infinito dei prati e sui verdi degli alberi e sui beige dei tronchi.

Un giorno in Egitto chiesi ai miei alunni di volgere in passivo la seguente frase: Gli alberi circondano la casa.

E alcuni scrissero: Gli alberi sono circondati dalla casa.

Riflettei.  Nelle case arabe il giardino è al centro.  Avevano preferito il buon senso alla sintassi.

A Perth gli alberi circondano le case.

A Perth le case sono circondate dagli alberi.  Perth è immersa nel verde e non si distingue il dentro dal fuori.

A Perth la sintassi e il buon senso coincidono.


Fontehttps://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/62/Perth_skyline_2.jpg/1024px-Perth_skyline_2.jpg
Articolo precedenteMonaco di Baviera 1972
Articolo successivoDalla stessa parte mi troverai
Sono una Dirigente Scolastica in pensione da un anno. Per 15 anni ho fatto la preside. Ho diretto per otto anni un Liceo Scientifico oggi IIS Evangelista Torricelli Roma. Per sette anni – corrispondenti all’ultima parte della mia carriera –, ho fondato, insieme con la DSGA, e diretto il CPIA1 di Roma – Centro Provinciale per l’Istruzione degli adulti, con competenza su tutte le quattro Direzioni Penitenziarie di Rebibbia. Nel corso del settennio mi sono allontanata per due anni con un incarico di Principal Consultant al Consolato di Perth WA – MAECI-. Precedentemente ho insegnato Materie Letterarie per 15 anni negli Istituti Tecnici e Professionali e nei Licei Artistici di Roma. All’interno di questo periodo ho insegnato per quattro anni Italiano agli Stranieri nell’Istituto Professionale Don Bosco di Alessandria d’Egitto – MAECI. Precedentemente ho lavorato per 10 anni all’Università L’Orientale di Napoli come laureanda, dottoranda e post doc. Sono Dottore di Ricerca in Archeologia – Rapporti tra Oriente e Occidente e la mia carriera scientifica si riferisce a questo primo periodo professionale durante il quale ho partecipato a varie Missioni Archeologiche in Italia e a sette Progetti in Asia Media – uno in Pakistan, uno in India e cinque in Nepal.