Le musiche degli Ovest di Tahiti hanno fatto da sottofondo al mediometraggio realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico “Nuzzi” di Andria, coordinati dal regista Riccardo Cannone e dal professor Paolo Farina. Altrettanto importante è stato il ruolo di Luca Di Bari che con il suo microfono ha catturato le voci degli attori.
Ne approfittiamo per scambiare due chiacchiere con loro, iniziando con Luigi Lafiandra (chitarra e voce), Vincenzo Carbutti (basso), Francesco Porro (chitarra solista) e Lorenzo Coratella (batteria).
In che occasione siete stati notati dal regista Riccardo Cannone?
Riccardo ci conosceva già da un po’ e ci ha ascoltati per la prima volta in assoluto durante la nostra esibizione a “Pane e Pomodoro”. È rimasto colpito dai nostri brani e ci ha offerto questa opportunità.
Perché ritenete che la vostra musica sia adatta a questo mediometraggio?
In realtà è stato Riccardo a ritenere adatta la nostra musica al film. Noi abbiamo soltanto scelto i brani che più si confacevano alle personalità e ai sentimenti dei personaggi.
“Taking over the reason” è il brano che Riccardo ha voluto associare a Sonia, la protagonista. La canzone descrive la fine di un rapporto tra due amanti e la tristezza dell’uno che si trova a scrivere la propria vita senza l’altro.
“Indifferente”, dedicata a Gianni, nostro caro amico, parla di un ragazzo che, innamorato ma allo stesso tempo spaventato da un probabile rifiuto dell’amata, preferisce l’indifferenza al rischio. Questo è il brano che più si adegua ad Andrea, protagonista maschile del mediometraggio.
Cosa pensate di un film i cui protagonisti sono tutti così giovani?
Ci fa piacere che, in contrapposizione alla paralisi dell’attuale gioventù andriese, vi siano ragazzi disposti a mettersi in gioco.
Che aggettivi usereste per descrivere questo film?
Pensiamo che “ruvido” e “passionale” siano davvero due aggettivi adatti a descrivere il film. Inoltre, dopo averlo visionato, lo abbiamo trovato anche molto simpatico e coinvolgente, grazie soprattutto agli attori che caratterizzano i personaggi.
Morsi: un film ruvido e passionale
Invece tu, Luca, con quali aggettivi o espressioni descriveresti questo film?
Questo film è basato su una storia particolare. Chiunque abbia visto il trailer (e già che ci sono vi raccomando di visionarlo su YouTube) mi ha detto: “Ma non si capisce la trama”. Io rispondo: “Se un trailer dovesse raccontare un film di tre quarti d’ora, agli spettatori cosa resterebbe da scoprire?”.
È un film “vecchio” e allo stesso tempo “giovanile”. “Vecchio” non nel vero senso della parola, ma perché parla di Carlo Broschi, Farinelli, che è un personaggio poco conosciuto da noi ragazzi del XXI secolo. “Giovanile”, invece, perché racconta la storia di due ragazzi che stanno affrontando una “crisi di coppia”. Sembra strano, ma per descrivere il nostro film questi due aggettivi si sposano perfettamente. Se non ci credete, venite e vedrete!
Quali sono state le difficoltà che hai incontrato nella registrazione?
Inizialmente è stato difficile entrare in un set e pensare che io sarei stato il responsabile dell’audio di quel mediometraggio. Ho incontrato la difficoltà maggiore nel cercare di catturare i dialoghi in scene esterne. Immaginavo che il risultato non sarebbe stato professionale, ma l’entusiasmo e la passione di ragazzi liceali, che avevano voglia di lavorare, provare e sperimentare, ha reso questo progetto fantastico! Non avevo mai considerato la possibilità di vestire il ruolo di “fonico di presa diretta”.
Cosa hai pensato quando ti è stato proposto di partecipare a questo progetto? Avevi paura che i ragazzi non fossero poi così responsabili? Alla fine ti è piaciuto lavorare con studenti della tua età e della tua stessa scuola?
Di sicuro essere accanto a persone con le quali è più facile comunicare (proprio perché coetanei, o quasi) è utile per la buona riuscita di qualsiasi lavoro. Inoltre, tutti i ragazzi erano realmente interessati, anche a conoscere i termini cinematografici, a come si costruisce un film e a cosa c’è dietro una sola scena: inquadrature, fogli di dizione, prove di recitazione, ciak e quant’altro. Credo che in questo campo sia difficile trovare gente che non abbia voglia di lavorare.
Sei orgoglioso del lavoro che hai svolto?
Per quanto riguarda l’audio, ho accettato questo incarico perché l’esperienza è sempre oro per chiunque abbia voglia di andare avanti e imparare. In post-produzione alcune riprese audio sono state ritoccate, cercando di coprire errori come l’eccessivo rumore d’ambiente che entrava nei microfoni. Ad esempio, nelle scene girate in piazza Catuma, lo scroscio di una fontana quasi disturbava la ripresa dei dialoghi; addirittura, in una ripresa effettuata in una giornata di pioggia, il rumore delle gocce veniva facilmente registrato dai microfoni. Gli strumenti che ho utilizzato non sono professionali, ma credo che chi si recherà in sala a visionare il nostro lavoro ne rimarrà piacevolmente affascinato.
E allora appuntamento al 3 giugno, venerdì, nella sala Roma, ad Andria!
Sono previste due proiezioni, rispettivamente alle 20.00 e alle 21.30.
Ingresso libero, ma con obbligo di prenotazione.
Info e prenotazioni ai numeri: 3807582967; 320 9130243; 3296964945; 3292233146.