Buono per chi lo produce, buono per chi lo consuma!
Torna il nostro appuntamento equo e solidale del giovedì. Oggi, vorrei parlarvi di una realtà thailandese decisamente rivoluzionaria: Green Net.
Colture biologiche, salvaguardia delle biodiversità, adattamento ai cambiamenti climatici: Green net rispecchia tutti e tre questi criteri. Nata nel 1993, è una rete di piccoli produttori di riso delle province del Surin e Yasothon, nel nord-est della Thailandia. È una Ong (Organizzazione Non Governativa) impegnata nell’educazione al consumo per la promozione di comportamenti responsabili dal punto di vista ambientale e sociale e per la diffusione di prodotti biologici.
Negli anni ‘90 Green Net notò che, nonostante i propri soci coltivassero il riso Hom Mali (o jasmin) con metodi naturali, non avevano la possibilità di ottenere la certificazione biologica per via dell’iter burocratico sempre più complicato. Per questo, nel 2000 venne fondata la Earth Net Foundation con l’obiettivo di organizzare la filiera produttiva del riso biologico, garantire un riso d’alta qualità e uniformarsi alle regole dell’Unione Europea in materia di certificazione biologica.
Grazie alla formazione costante, i contadini sono riusciti a sviluppare nuove tecniche di coltivazione, unendo le conoscenze scientifiche alla tradizione, trovando i fertilizzanti biologici più efficaci e naturali, garantendo una buona produttività e preservando l’ambiente. Tramite Green Net il commercio equo sostiene la diffusione delle molte varietà di riso, da millenni patrimonio della Thailandia, e contribuisce direttamente alla conservazione della loro biodiversità contro le manipolazioni genetiche.
Nasce così il riso integrale Thay, un riso che profuma di giustizia sociale.
Oggi la cooperativa conta 1200 coltivatori ai quali il commercio equo e solidale garantisce prezzi minimi e condizioni di vita dignitose, quindi un futuro migliore per le loro famiglie.
Presso la Bottega Filomondo, in via Bologna, 115, ad Andria, potrete trovare le diverse varietà di riso Thay, integrale e da agricoltura biologica. Buono per chi lo produce, buono per chi lo consuma!
