
È l’essere responsabile di se stessi che rende la vita armoniosa
Qualche giorno fa, una sera a cena, mi giunge alle orecchie, il suono di queste parole: “Dovere morale”, durante una conversazione sulle proprie radici e la terra d’origine.
Le vibrazioni di queste due parole hanno attirato particolarmente la mia attenzione.
Ogni parola ha la sua energia che si propaga attraverso vibrazioni sonore, come onde, che giungono all’orecchio di chi ascolta.
Ecco. Queste vibrazioni hanno continuato a infrangersi, proprio come onde, dentro me. Un andare e tornare. Come ad attirare la mia attenzione più profonda. Facevo fatica ad accogliere quelle vibrazioni… La loro energia era densa, pesante come il loro significato. Le ho sentite come un peso enorme da caricare sulle mie spalle. Un peso che non solo non volevo portare ma che non sentivo neanche mio.
E poi ho compreso che sono vibrazioni espulse, lasciate andare e condensatesi in altre parole, quali appunto, dovere morale.
Cosa resta allora di quelle vibrazioni che ora sono leggere, luminose, nutrienti per la mia mente, le mie orecchie e i miei occhi?
La parola Responsabilità.
Esiste una Responsabilità come libertà di azione, di pensiero, di parola. La Responsabilità di collaborare, agire, portare fuori da sé le proprie capacità, i propri talenti, la propria esperienza.
Esiste la Responsabilità di agire per se stessi e che diviene poi azione responsabile verso gli altri. È la responsabilità che contiene la Reciprocità su cui alcune civiltà in passato hanno costruito la loro vita.
La Responsabilità si nutre di volontà consapevole, azione consapevole, voluta e desiderata.
Esiste la Responsabilità di diventare essere umano consapevole, maturo, presente, unito.
Esiste la Responsabilità di scoprirsi uno nel tutto, piccolo nel grande, microcosmo nel macrocosmo.
Ho la responsabilità di seguire la mia strada, che sia nel luogo di nascita o dovunque mi porti: è il mio Progetto di vita. Ho la responsabilità di ascoltare il suono dei miei passi e seguirli ovunque mi portino. Ho la libertà e la responsabilità di creare ad ogni passo quel suono, quell’armonia di suoni.
Tutto questo e molto di più ha a che fare con la scelta che ciascuno compie per se stesso e che si interseca con quella reciprocità di cui accennavo poco fa.
La Responsabilità agisce nella libertà, nel rispetto, nella giustizia, nel diritto di ciascuno di fare scelte in ogni istante.
Lontano dal dovere morale che, invece, àncora, lega, vincola, obbliga e mi impedisce di ascoltare il suono dei miei passi. Il dovere morale chiude, limita e non nutre quella capacità visiva, uditiva e intuitiva che ciascun essere umano porta dentro sé.
È l’essere responsabile di se stessi che rende la vita armoniosa.