
Mare, spiagge, vento, colori: il paradiso che ti aspetta!
Meta ricercata dagli appassionati dei Caraibi, la Repubblica Dominicana si fa apprezzare per il mare e la vivacità dei suoi colori. Primo approdo di Colombo nel 1492, la Repubblica Dominicana ha subìto la colonizzazione spagnola a causa delle sue vaste riserve aurifere che, una volta esaurite, hanno dato agli europei il pretesto di abbandonare quelle terre, lasciandole alla mercé di filibustieri e pirati.
Oggi, infatti, la Repubblica Dominicana si estende, per due/terzi, sull’Isola di Hispaniola e, per la restante parte, nello Stato di Haiti. A sud-est possiamo imbatterci nel piccolo villaggio di Bayahibe, luogo di pesca da cui raggiungere l’incantevole isola di Saona. Con una lunghezza di 22 chilometri, e una larghezza di 5, Saona annovera spiagge di sabbia bianca, appezzamenti di costa lambiti da palme verdissime e decennali.
Al centro dell’isola, il villaggio di Manu Juan ospita solo 500 abitanti, per lo più artigiani e pescatori. Il color avorio della playa accarezza le onde turchesi del Mar del Caribe e, al tramonto, il sole sembra colorare ogni cosa, compresi i monti della Cordillera Central, catena nella quale svetta il Pico Duarte. Più a nord, vicino alla Cordillera Septentrional, troviamo la Sierra de Yamasá, la Sierra de Neyba, la Sierra de Baoruco, la Sierra de Samaná e la Sierra Martín García.
La Valle del Cibao, poi, sovrasta l’ampia pianura che dà il nome a quella particolare zona resa fertile dalla stagione delle piogge che va da maggio a novembre, con qualche eccezionale tempesta tropicale che causa smottamenti persino a dicembre inoltrato.
La capitale Santo Domingo è costituita da un gran numero di immigrati la cui forza lavoro, nei decenni, ha permesso alla città di crescere esponenzialmente dal punto di vista turistico. Oggi, infatti, nell’area metropolitana, la Gran Santo Domingo, si contano più 2,5 milioni di anime e le numerose università del centro, fanno di Santo Domingo la più importante casa d’istruzione di tutte le Antille.