Il 2 agosto del 1916, due cacciatorpediniere nemiche fecero fuoco sulla città inerme, ferirono nove persone e distrussero varie abitazioni

Un evento bellico sconosciuto ai più che ferì nel corpo e nello spirito l’inerme popolazione di una cittadina della costiera adriatica, nel corso del primo conflitto mondiale. Negli ultimi mesi, con il conflitto bellico in atto in Ucraina, siamo stati portati a conoscenza dai media, tra le tante nefandezze della guerra, dei bombardamenti portati dai russi nelle città ucraine, che hanno colpito duramente la popolazione civile, con lutti e distruzioni. Ebbene, qualcosa di simile avvenne anche nel nostro Paese. Lo ha ricordato nei primi giorni dell’ agosto scorso, la Giunta Comunale di Bisceglie, presieduta dal Sindaco Angelantonio Angarano, che ha deliberato la proposta del conferimento, alla Città del Dolmen, della ricompensa al Merito del Valor Civile, con una medaglia d’argento, per il bombardamento navale subito dalla Città di Bisceglie il 2 agosto del 1916 ad opera di due cacciatorpediniere austriache, evento bellico che provocò il ferimento di nove persone, tra le quali due donne e la distruzione di varie abitazioni.

Questo provvedimento dell’esecutivo comunale è stato un atto necessario per procedere all’iter avviato presso il Ministero dell’Interno, Dipartimento per l’Amministrazione Generale per le politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie dopo la proposta formulata nei mesi scorsi dal Cav. Uff. Luca De Ceglia, ricercatore storico biscegliese, giornalista, scrittore ed Ispettore Archivistico Onorario di Puglia e Basilicata.

De Ceglia, raccogliendo numeroso materiale storico documentaristico, con la proposta formulata al dicastero dell’Interno, ha ripercorso un episodio della storia della Città di Bisceglie avvenuto nel corso del primo conflitto mondiale, oserei dire praticamente sconosciuto ai giovani, ma altamente significativo del patriottismo dimostrato dai biscegliesi in quel tragico frangente della Storia nazionale. All’alba del 2 Agosto 1916, in occasione della festa patronale in onore dei tre Santi Martiri Mauro, Sergio e Pantaleone, la Città di Bisceglie registrò 40 minuti di una ingiustificata azione militare contro una città che non aveva alcun tipo di avamposti militari, un bombardamento da parte di due cacciatorpediniere austriache, che provocò il ferimento di nove cittadini e la distruzione di varie case.

Nella ricerca documentaristica compiuta dal De Ceglia, viene confermato, nel clima che si respirava tra la popolazione nel corso della Prima Guerra Mondiale, il sostegno ed il contributo offerto da parte di numerosi volontari di benemeriti sodalizi biscegliesi, quali il locale Comitato di Assistenza Civile, della Lega Navale Italiana e dal Comitato distrettuale Croce Rossa Italiana, che assistettero finanziariamente, a seguito di quel drammatico evento, le spese per le cure dei feriti. A tal proposito, fu designato un nuovo posto di pronto soccorso a favore di tutta la cittadinanza biscegliese per eventuali attacchi nemici.

È da sottolineare che Bisceglie, purtroppo, come tutte le città italiane registrò un pesante tributo di giovani vittime, in quel sanguinoso conflitto armato: vi furono 530 Caduti di cui 172 dispersi e 53 mutilati ed invalidi. Per il sacrificio tributato e la dedizione che venne loro riconosciuta, furono assegnate 19 medaglie d’argento, 31 medaglie di bronzo e 9 croci di valore militare ai soldati biscegliesi.

Di quell’ infame e pauroso bombardamento subito dalla Città di Bisceglie, raccontato nei giorni a venire dalle cronache di giornali nazionali ed internazionali di cui si conservano copie, vi è ancora oggi traccia nello squarcio visibile sulla facciata principale di Palazzo Albrizio, nell’attuale via Trieste sull’area portuale: una “ferita” rimasta aperta, come monito contro la guerra.

Il provvedimento giuntale è stato quindi trasmesso alla Prefettura – U.T.G. di Barletta – Andria – Trani per il prosieguo del procedimento con la proposta al Ministero dell’Interno di conferimento della ricompensa al Valor Civile alla Città di Bisceglie.


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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.