Anche con gli spaghetti!

La primavera ormai dilaga e i pugliesi hanno dato avvio alle loro passeggiate domenicali lungo i tanti litorali degli oltre 850 km di costa della Puglia.

Bene, uno dei frutti di  mare più amati dai pugliesi sono i ricci, mangiati appena aperti con un po’ di pane oppure aggiunti a freddo su un piatto di spaghetti fumanti.

Per la prima opzione non vi servono le nostre istruzioni.

Se invece volete cucinarvi un bel piatto di spaghetti ai ricci di mare di seguito trovate l’elenco di ciò che vi serve.

Prima della ricetta, un avvertimento. A Bari, quando si vuol mandare una persona a quel paese, si dice: “Vai a schiacciare i ricci con il culo!”. Ecco: esperienza sconsigliata …Quella di schiacciare i ricci, intendo! Smile.

 

Ingredienti (per 2 persone)

  • 180 grammi di spaghetti (ma la porzione può aumentare in ragione del vostro appetito)
  • una ventina (o più!) di ricci appena pescati e già aperti
  • 5 pomodorini ciliegina
  • acqua, sale e olio quanto basta

Come si fa

  1. Scaldare l’acqua su un fornello e portarla ad ebollizione
  2. Contemporaneamente, tagliare a piccoli pezzi i pomodorini e lasciarli rosolare i padella con un po’ di olio EVO
  3. Calare gli spaghetti in acqua bollente e farli cuocere al dente
  4. Scolare gli spaghetti e aggiungerli nel tegame coi pomodorini per completare la cottura, saltandoli in padella
  5. Spegnere il gas e, a freddo, aggiungere sugli spaghetti la polpa dei ricci
  6. Se serve, per amalgamare aggiungere un po’ d’acqua calda, di quella già utilizzata per la cottura degli spaghetti
  7. Servire a caldo, #evedicosatimangi

FontePhotocredits: https://flic.kr/p/bBKRGC
Articolo precedenteWell Rimo
Articolo successivoDef …ificienti!
La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.