Nuovo appuntamento del Laboratorio di Scrittura Creativa
Il Laboratorio di Scrittura Creativa, organizzato dal Centro Diurno Cogestito Andria-Trani “Oltre il Muro”, Dipartimento di Salute Mentale ASL BAT e Cooperativa Sociale “Questa Città”, è proseguito, lunedì 27 maggio, grazie alle idee partecipative di Vincenzo, Rosaria, Mina, Francesca e Anna Maria. «L’ottimismo è il profumo della vita!», recitava un famoso spot pubblicitario. I profumi di questo incontro sono quelli di Teresa, Davide, Maria Assunta, Eugenia, Francesca, Mariangela, Anna e Maria, è l’odore di incenso, quella fragranza di felicità che lascia una scia di speranza e riscatto sociale, lontano dall’olezzo della bomba “Chi io?” utilizzata in guerra. Qui il letame serve solo a concimare e rendere rigogliosi fiori la cui essenza è scritta su fogli dall’aroma di futuro, sulle note di “Praan” e lungo la strada americana di Oriana Fallaci nel suo “Se il sole muore”, dove l’insulsa plastica fa spazio ad esalazioni di verità:
Tutti quelli effluvi che sentivo in quel luogo rimarranno in me per l’eternità. *Teresa*
L’odore è verità mentre la plastica non sa di nulla. *Davide*
L’odore di me bimba in spiaggia seduta accanto alla mia mamma che profuma di mare e crema solare. *Eugenia*
Il profumo di emozioni in un ricordo incancellabile, il profumo di un ricordo risveglia parti di sé, in un unico sé. *Mariangela*
Certi odori ci ricordano diversi tipi di persone che fanno e saranno parte delle nostre vite e ci lasciano diverse sensazioni. *Francesca*
Il profumo del bosco di Capodimonte, l’odore dei medicinali e dei disinfettanti usati negli ospedali, odori buoni, odori meno buoni ma comunque profumi di vita. *Maria*
L’olfatto è la rappresentazione di una persona, può essere gradevole o sgradevole ma è soggettivo. *Anna*
La vita è fatta di profumi belli e brutti, sgradevoli, ci ricordano la nostra vita dell’infanzia, dell’adolescenza e quando si diventa mamma il profumo dei figli che tu hai messo al mondo. *Maria Assunta*
L’odore del carbone e del mandarino mi riportano nelle stanze della mia infanzia. *Anna Maria*