(Del radicale cinismo)

 

Hai chiesto l’impossibile, Alika…

Hai steso la mano nel “vuoto”

Insulso, di noi gente beffarda, cinica:

Più misera di te.

Telefonini alla mano,

Era come star seduti nel Colosseo

Insieme a Nerone.

 

Ti abbiamo immortalato in croce

Come un cristo qualunque

Mentre il carnefice di turno

Ti giustiziava col le proprie mani.

Ti giustiziava, e noi guardavamo

Come cattivi cristiani.

 

Non ci sfiora il disagio,

La fame degli altri;

Non gradiamo essere importunati

Nel nostro benestare,

no, non vogliamo!

 

Perché, non solo la nostra “cristianità”,

Pure la nostra pazienza, ha un limite…

Mentre non ci manca la stupidità

Di cui ne facciamo largo uso e…

Venefico, mostruoso vanto:

specialmente coi nostri fratelli…

 

Questi versi vogliano essere una prece per te, Alika.

31/07/22


FontePhoto by Amaury Gutierrez on Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

2 COMMENTI

  1. Queste meravigliose parole sono un pugno nello stomaco se ci fermiamo a pensare a quanto l’umanità si sia sfilacciata, degradata. L’umanità come atteggiamento, come sentimento urla le sue ragioni purtroppo non più, o quasi, ascoltate e così l’insieme di solidarietà, compassione, comprensione, amore, cura, gentilezza lascia spazio alla macabra spettacolarizzazione egoistica😞

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