Maurizio, i nostri giorni e gli altri…
Omaggio al giornalista.
Se sta bene a me sta bene a tutti!
Più che uno slogan pubblicitario era un invito a cercare e ricercare, che sempre da qualche parte c’è qualcuno o qualcosa che può essere quella giusta soluzione o la persona che può riuscire a risolvere… basta avere un buon occhio.
Così, nei primi mesi dell’anno 1991, vidi il primo “Maurizio Costanzo show”, e la sua scomparsa il giorno del primo anno dallo scoppio della guerra in Ucraina mi ha spinto ad anticipare l’articolo del mese di marzo.
La soluzione si trova sempre! Questo è uno dei più begli insegnamenti che si può dare a chiunque, e chi non è riuscito a trovarla, non l’ha cercato abbastanza, o non l’ha voluto, a parte la morte (quando non e causate dagli uomini) che è quella parte della vita, o problema, che non ha soluzione e deve essere accettata così com’è, naturale, improvvisa e silenziosa, e l’unica cosa che noi le rifiutiamo o non le perdoniamo è la perdita, la separazione che subiamo.
Certi personaggi per mestiere e visibilità diventano familiari e infondono ammirazione per quello che fanno, per i loro insegnamenti, per il loro servizi, per la loro carisma, quindi più che giustificato il cordoglio, il dispiacere della loro perdita, del loro esempio, specialmente quando non è facile la loro sostituzione. Cercare di migliorare sempre, cercare in ogni modo ci porta a vedere e trovare esempi in cui specchiarsi per emergere nel proprio lavoro. A parte l’americanismo “talk show”, il metodo di Costanzo era parlare, discutere e conoscere davanti al pubblico, mai con banalità. Ecco, semplice, pacato e coraggioso confronto.
A tal proposito e a mio parere: morire sotto le bombe ad un anno dall’inizio della guerra e delle atrocità in Ucraina, annegare con l’immagine della Terra promessa negli occhi, dopo 33 anni dalla caduta del muro, o morire di carestia quando il Globo terrestre è fatto al 70% di acqua, …non credo che qualcuno abbia cercato abbastanza la soluzione se si fanno gli stessi errori? Allora, stiamo andando avanti camminando all’indietro!
Cercare le giuste persone, i talenti, i meritevoli, saperli mettere alla luce, coinvolgendo, includendovi l’insegnamento dei antichi classici, i pensatori e i filosofi che ispirarono gli uomini e gli artisti capaci di creare opere esemplari in cui le future generazioni potessero cercare il bene, le virtù dei loro eroi, i loro paladini, cavalieri, insomma il loro rappresentante.
Inventarono persino il duello come soluzione e rifiuto della barbarie, portando questo scontro-incontro nelle trattative, competizioni sportive e nella politica (con il voto), risparmiando vite, distruzione, lacrime di vedove e di orfani, democraticamente, allontanandosi ancora di più dal “fratello uccide fratello” perché tale sarà in tutti i casi.
Per parità di sesso e senza pregiudizio, i cavalieri sono anche, nel bene e nel male, come dimostrano anche le ultime competizioni elettorali e le ultime consegne delle onorificenze, Uomini e Donne che si rivolgono, bontà loro, con un altro tipo di approccio al prossimo, alle sue problematiche e sofferenze quotidiane
Un proverbio delle mie parti dice: «Bosco senza maiali non c’è”, ovvero, «Tutto il mondo è paese» ed è sempre uguale.
Ogni società ha i suoi buoni e brutti esempi, la scelta rimane a noi sul chi seguire, aggiungendo che per i maiali stare nel bosco è normale, ma vederli pascolare per le vie delle città, questo è un indice dei tempi che viviamo, come dall’altro canto c’è gente coraggiosa che ogni momento non smetterà di chiedere come Diogene con la lanterna in pieno giorno o sotto le luci dei riflettori o sui palchi, cantando: «Cerco l’Uomo, la Donna, la Vita». Cerco una vita migliore per gli altri, anche se non compresa, sotto i buoni insegnamenti, aspirando sempre e comunque alla semplicità e alla nobiltà d’animo.
Interrompiamo…
Consigli per gli acquisti!