
“Quando mi chiedono cosa vogliamo fare con Hublab rispondo che non lo sappiamo, che poi è la verità, e che mi sembra un ottimo inizio il non sapere bene cosa si stia facendo, c’è una certa emozione nella scoperta quotidiana del futuro senza eccessive ambizioni”
“Se vuoi salvarti, leggi. Se volessi addirittura salvare qualcuno, scrivi!”. Il Circolo dei Lettori di Andria si avviluppa intorno a questa concezione di conoscenza, felicemente riassunta in un post recentemente pubblicato sulla sua pagina facebook. Poco più di una settimana fa, sempre tale Circolo, ha finalmente trovato il luogo in cui far vivere questa idea di cultura: Hublab. Unendo le piccole forze di giovani imprenditori locali e operatori della cultura, Hublab – struttura completamente indipendente – è nato con l’idea d’inserire Andria in un circuito culturale nazionale da cui troppo a lungo la città è stata esclusa. L’ambizione è quella di fungere da collettore delle esperienze artistiche più originali e innovative, restando luogo aperto alle intuizioni di chiunque abbia progetti o produzioni da proporre. Gigi Brandonisio, apprezzata penna di Odysseo, ci fa da Cicerone mostrandoci i tratti salienti di questa nuova, strana, creatura.
Ciao Gigi. Da dove nasce l’idea e l’esigenza di dar vita a una realtà come “Hublab”?
Il Circolo dei Lettori ha compiuto il suo primo anno di vita ad inizio gennaio e dopo il primo anno di attività, vissuto da nomadi, abbiamo sentito la necessità trovare un luogo che sentissimo nostro, una sede operativa che ci consentisse di svolgere costantemente le nostre attività senza doverci inventare di volta in volta gli spazi da utilizzare. Una sede stabile ci consente senza dubbio di lavorare meglio sulla nostra grande passione che è la letteratura e ci consente di aggregare meglio tutti gli appassionati che vogliano avvicinarsi al Circolo. Siamo riusciti a trovare lo spazio che cercavamo grazie ad Hublab, il nuovo contenitore che è nato grazie alla sinergia con tre giovani realtà imprenditoriali come Borgomurgia, Hops Beer Shop Indie Pub e Di Sana Puglia, che operano con successo sul nostro territorio, e che, assieme a noi, hanno inteso creare uno spazio dedicato alle arti, uno spazio polifunzionale che saprà cambiare pelle a seconda delle necessità. Siamo solo all’inizio e c’è ancora tanta strada da fare.
Sarebbe sbagliato definire Hublab una sorta di upgrade del livello di criticità intellettuale a cui ambisce la popolazione andriese?
Francamente a cosa ambisca la popolazione andriese proprio non lo so, non credo di essere la persona adatta a rispondere al riguardo. Quello che sicuramente posso dire di Hublab è che è uno spazio in cui cercheremo di realizzare quello che più ci piace rimanendo costantemente aperti a collaborazioni varie. Quando mi chiedono cosa vogliamo fare con Hublab rispondo che non lo sappiamo, che poi è la verità, e che mi sembra un ottimo inizio il non sapere bene cosa si stia facendo, c’è una certa emozione nella scoperta quotidiana del futuro senza eccessive ambizioni. Sicuramente per noi è un passo avanti, non si sa verso dove, forse anche verso la fine, ma è pur sempre un passo avanti.
Durante uno dei vostri ultimi incontri, in occasione della “Giornata della Memoria”, avete citato Hannah Arendt e la sua concezione del male, inteso come assenza di radici e incapacità di ritornare sui propri errori attraverso il dialogo con se stessi. Leggere può favorire la volontà di introiettare storie che segnino anche il nostro cammino futuro, sempre più intabarrato da incertezze politiche e sociali?
Non lo so. A me i libri sono sempre sembrati la cosa più vicina alla “verità”, se ce n’è una, e attraverso la lettura ho avuto la sensazione di comprendere meglio la natura degli esseri umani, a partire da me stesso. Ecco, posso dire che il mio rapporto con il mondo è fortemente mediato dalla letteratura, però, debbo anche dire che conoscendomi potrei non aver capito niente.
Progetti futuri?
Tanti. Nei prossimi mesi succederanno tante cose. Però per il momento manteniamo ancora il riserbo, appena saremo pronti, i lettori di Odysseo saranno tra i primi a saperlo.