Il racconto di vita come pratica educativa

Il Centro di Orientamento “Don Bosco” di Andria è in procinto di concludere il progetto europeo “Narrative care”, (Programma Erasmus + – Settore Educazione degli Adulti – Attività KA2 -Partenariati su piccola scala, Convenzione n. 2021-2-IT02-KA210-ADU-000047908), realizzato in partenariato con la Fondazione Viva Femina per la Polonia e l’Associazione Bibliai Ismeretterjeszto Tarsulat Egyesulet per l’Ungheria.

L’intero iter formativo si è tradotto in un vero e proprio laboratorio autobiografico.

Nella prima parte del percorso, infatti, i corsisti coinvolti, tutti impegnati in attività di volontariato, hanno sperimentato l’importanza della cura di sé attraverso la stesura della propria autobiografia, con particolare attenzione ai momenti più significativi che hanno connotato la loro esperienza associativa.

Nella seconda parte del laboratorio i soggetti fragili e bisognosi di sostegno, destinatari finali e privilegiati del processo di conoscenza e di sperimentazione seguito e realizzato dai volontari, si sono raccontati attraverso quattro interviste, costruendo la storia della loro vita.

Tutte le organizzazioni partner aderenti all’idea progettuale si rivolgono a target per i quali il RACCONTO DI VITA può svolgere una valenza non solo educativa ma anche terapeutica.

Non a caso le Associazioni partecipanti hanno pienamente condiviso il progetto, nella ricchezza delle sue fasi, sia per apprendere un nuovo metodo di lavoro da adottare con le presone socialmente emarginate, sia per formare quanti, all’interno dei vari gruppi, operano nel sociale.

L’attività conclusiva di NARRATIVE CARE vedrà la co-produzione, da parte dei partner, di un unico manuale/guida digitale, in inglese, italiano, polacco e ungherese, nel quale troverà la sua idonea collocazione ciò che è stato svolto ed è emerso durante tutto l’arco di vita degli interventi formativi.

Il lavoro si identificherà con la stesura di una articolata relazione, che focalizzerà tutti i passaggi di NARRATIVE CARE e che includerà le BUONE PRATICHE nell’approccio alle Metodologie Autobiografiche nei diversi Paesi partecipanti, anche in vista della loro replicabilità in altri contesti.

Il manuale rappresenterà non solo il punto di arrivo dell’iter, ma anche la fase di ripartenza per continuare nella ricerca e nell’approfondimento.

Alla conferma della validità del lavoro svolto e alla sua disseminazione contribuirà l’evento finale, che si svolgerà ad Andria, città in cui opera il Centro di Orientamento Don Bosco, ente capofila, presso l’auditorium del Museo Diocesano, il 24 marzo 2023, alle 18.30.

Il convegno favorirà l’incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni partner e delle realtà presenti nell’associazionismo andriese. In tale contesto si avrà modo di illustrare alla comunità locale le fasi del progetto e tutte le attività realizzate, nonché di consolidare i legami di amicizia, solidarietà e collaborazione tra i partecipanti.

Particolarmente significativa risulterà la presenza della dott.ssa Grazia Chiarini, della Fondazione NKEY di Santa Croce sull’Arno, che ha messo a punto e sperimentato, nel contesto di un megaprogetto europeo, “My Life in Europe, a new Methodology to insert your LIFE biography in the Europe context”, una modalità ludica del racconto autobiografico attraverso l’utilizzo di carte tematiche. Nel corso di Narrative Care, infatti, si sono verificate preziose commistioni e contaminazioni tra le due tipologie di narrazione autobiografica, suscettibili di ulteriori analisi e di verifiche sul campo.

Le osservazioni generali, gli spunti di riflessione, le testimonianze raccolte dagli operatori e referenti rappresenteranno un contributo prezioso per l’elaborazione di un’idea, il più possibile condivisa, di approccio alle Metodologie Autobiografiche.

Vale la pena ringraziare chi ha operato nell’elaborazione dell’idea progettuale: Savino Calabrese, formatore esperto in Metodologie Autobiografiche, Marianna Porro, progettista; Rosa Del Giudice, coordinatrice del progetto e coprogettista.

Il lavoro di équipe e di costante collaborazione, che ha visto partecipi tutte le figure del Centro di Orientamento Don Bosco, ha favorito e reso possibile il successo dell’intera “operazione” formativa.


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Sono Rosa Del Giudice, già docente di italiano e latino presso il Liceo Scientifico "R. Nuzzi" di Andria dal 1969/70 al 1998/99 e, ancor prima, docente di italiano e storia presso l'ITIS "Sen. Jannuzzi" di Andria. Attualmente sono la rappresentante legale del Centro di Orientamento "don Bosco", che dal 1994 è un'Agenzia Educativa molto presente sul territorio andriese in quanto si occupa di temi pedagogici ad ampio spettro, promuovendo ed organizzando, prioritariamente, attività in due ambiti: l'orientamento scolastico nelle ultime classi delle secondarie di 1° grado, finalizzato a ridurre il fenomeno della dispersione; la formazione dei docenti, che la L.107 su "La Buona Scuola" opportunamente considera come obbligatoria, permanente e strutturale. Non lesino il mio contributo all'interno di Associazioni che si battono per il perseguimento del bene comune ed il riconoscimento dei diritti a quanti vivono nelle periferie esistenziali del mondo.