Ei fu
Diretto da Ridley Scott, “Napoleon” si presenta al pubblico mondiale con tutti i crismi del kolossal, una blockbuster americano che ammicca alla storia francese con la stessa hybris transalpina, un mix di action e psicologia che rende didascalica la successione di eventi, tratteggiando un giudizio negativo e soggettivo alla poco relativa cronaca dei fatti.
Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,
Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
La carica interpretativa di Joaquin Phoenix si scaglia contro l’assopita e soporifera accettazione del destino, la sua è una visione onirica del potere spirituale dell’Imperatore, sedicente appellativo di un’incoronazione autodidatta ed autoimposta, la vidimazione di un uomo che si riscopre tale nelle sue fragilità, nei suoi istinti, nella volontà di partecipare all’essenza dell’amata Giuseppina, fedifraga e fedele consorte, contraddizione di una gloria mai del tutto goduta.
Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza: nui
Chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
Del creator suo spirito
Più vasta orma stampar.
Il Napoleone di Ridley Scott si snoda lungo rivoluzioni popolari e culturali, svilisce la grandezza di un uomo che andava, sicuramente, approfondita, lasciando, invece, il passo a libertà stilistiche ed espressive di parole sussurrate, biascicate e quasi onomatopeiche. E’ un condottiero che viene dal nulla per conquistare tutto, un Frankestein che anela all’immortalità, un amante che obbedisce all’amore per poi esserne schiavo e salvarsi solo attraverso la preghiera nell’isolamento di Sant’Elena.
Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola:
Il Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola,
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò.
I titoli di coda snocciolano i numeri dei caduti durante le battaglie napoleoniche: Tolone (6.000), Marengo (12:000), Austerlitz (16:550)…
Una cruda verità spiegata da un celebre motto di Bonaparte: “Non ha forse il sole anch’esso le sue macchie?”