Abitava in via della Gorgona, una villetta
celeste, con giardino, il cancello fiorito d’oleandri.
Lo sguardo accarezzava il mare sfavillante del tramonto,
le voragini azzurre del Tirreno.
Era un ragazzo mio padre, vogava nel libeccio e la costa
gli si specchiava dentro le pupille, sfilava
limpida di luce e di colore, tutta toscana.
Sfilava il forte abbraccio del vento, e il fresco accento
delle ragazze, le provate pinete, le ville di magnolie,
le terrazze, e fragile sul mare una diafana
Capraia vibrava.
Sarebbe scomparso oltre l’orizzonte, verso l’Elba.
Adesso il cancello fiorito
non manda cigolii nei pomeriggi profumati,
mio padre allunga il passo verso il suo tramonto
e uno sgomento attraversa il respiro del Tirreno.
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