Nessuno per favore si offenda. Ogni tanto, è lecito sorridere e il titolo di questo articolo vuol appunto invitare ad un sorriso bonario.

L’argomento però è serio e pare proprio che ora molti fedifraghi e fedifraghe stiano tremando. È ormai infatti di pubblico dominio la notizia secondo cui un gruppo di hackers ha lanciato un attacco ad “Ashley Madison”, un sito per persone già impegnate e/o sposate, ma in cerca di un’avventura discreta al di fuori del proprio letto.

Ed è proprio l’aggettivo “discreto” a vacillare. Gli hacker minacciano ora di far trapelare i dati sensibili degli utenti se Ashley Madison non chiuderà il proprio sito che, udite udite, vanta 37 milioni di iscritti in 46 Paesi: come dire altrettanti milioni di cornificatori e di cornificati o perlomeno di scambisti!

Non saremmo sorpresi se alcuni degli appartenenti dei cervi a primavera, magari dopo aver scoperto uno o più tradimenti e avendo competenze informatiche, avessero tramato una vendetta del tutto singolare per quanto assolutamente illegale.

Intanto, i media statunitensi fanno sapere che il buco creato dagli hackers nel sistema di Ashley Madison corrisponde a 40 megabyte di dati, valore di per sé basso, ma quello che spaventa è il fatto che gli stessi hackers dichiarino di poter sabotare l’intero sistema, pubblicando informazioni riservate, ivi incluse le fantasie sessuali e le effusioni amorose degli utenti, ma anche i numeri di carta di credito, nomi, cognomi, indirizzi e quant’altro.

“La vita è breve, fatti una relazione”: è il motto di Ashley Madison, ma se le minacce fossero tradotte in fatti, ad aver vita breve sarebbe proprio il sito stesso, la cui proprietà, ovvero la società canadese Avid Life Media, ha ammesso che il proprio sistema è stato violato e ha dichiarato: “Ci scusiamo per l’intrusione criminale nelle informazioni dei nostri clienti. La riservatezza è sempre stato il nostro principale obiettivo, e per questo motivo abbiamo messo in atto misure di sicurezza rigorose e lavorato con i principali professionisti di tutto il mondo . Come già altre aziende hanno sperimentato, queste misure di sicurezza, purtroppo, non hanno impedito l’attacco al nostro sistema”.

Dal canto suo, l’amministratore delegato della compagnia, Noel Biderman, sul blog “Krebs on Security”, dopo aver lanciato l’ipotesi che l’intrusione possa essere opera di un dipendente o di un ex dipendente, ha voluto chiosare in modo curios0: “Il tradimento è come il collante che tiene insieme milioni di matrimoni“.

Sarà. Chissà cosa direbbe, tuttavia, lo stesso buon Noel se si scoprisse innamorato e cornuto.

Un’ultima nota: i pirati informatici tengono a far sapere che, a loro giudizio, la Ashley Madison ricatterebbe i clienti, prima agganciandoli con offerte gratuite e poi pretendendo 19 dollari per la cancellazione definitiva dei loro dati personali.

Corna o non corna, non ci resta che restare a vedere come andrà a finire. Ma non accusateci di voyeurismo!