Un’aria frizzante svela l’ali
E apporta un rito spumeggiante
Alla grigia giornata di ottobre.

Lenta si dirada la bruma
E nell’occhio di un cosmo allibito,
Dafne volteggia ilare,
nell’aura mattutina,
Con la sua essenza assoluta.

Tra i filari di una vigna affranta
Compare il primo raggio di sole
Che s’adagia sui pampini arsi
Attesi a cadere, spossati.

E il sole continua l’ascesa
Nel suo giro perenne di vita
Mentre il verso ritrova la rima
Affinché l’età si esprimi,
Ancora:
Pur se non è più, come prima…

06/10/2023


FonteFoto di Boudewijn Boer su Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.