La bellezza del creato ci spinga a riconoscere l’opera del Creatore

Mi trovo in una regione che si estende dal Monte Bianco al Monte Rosa, di cui il fiume principale, il Dora Baltea, porta le acque ai piani delle valli: la Valle d’Aosta. I freddi ghiacciai nutrono gli impetuosi torrenti che trasportano a valle le acque, donando ammirabili scenari da favola. Splendido è il volo solitario di aquile ed altri rapaci che attorniano la scintillante bellezza delle arditissime cime alpine. I grandi boschi rivestono i monti ai loro fianchi, alla cui altezza risplende l’azzurro purissimo del cielo. Ricchi pascoli e viti dalla coltura eroica su terreni scoscesi si presentano, come merletti profumati, alla bellezza montana, insegnamenti all’umana intelligenza e forte emozione anche per i cuori meno sensibili.

Qui si può contemplare il cielo, opera del Dio vivente, la luna e il firmamento, lontano dall’inquinamento luminoso. Con il salmista (Cf. Sal 8) si può dire: “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?”.

La montagna, nella sua bellezza impetuosa, insegna all’uomo la propria piccolezza e fragilitá. Il salmista continua la sua contemplazione affermando: “Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare”. 

La bellezza, la forza, l’incanto e la meraviglia che la natura ci può offrire è pensata per l’uomo, per la sua gioia. Tanta grandezza è per questo essere così piccolo e fragile. Lì dove regnavano i ghiacciai, ora splende una natura incantevole che sorride all’uomo, vertice del creato. Lì dove, lungo i millenni, i ghiacciai hanno scavato, lasciando posto alle valli, scolpite dal ghiaccio, divenuto poi acqua per farci gustare torrenti i cascate, l’uomo giunge a contemplare dalle creature il Creatore. La storia millenaria di questa regione, costellata di chiese e castelli, ispira la grandezza dell’uomo e del suo spirito a tornare alla sua radice: ogni uomo è signore, è re! La sua corona di gloria e di onore è stata posta sul capo dal Dio vivente. 

Le strade meravigliose che portano verso località deliziose sono simbolo del cammino che ogni uomo deve intraprendere per raggiungere la bellezza della meta. Non bisogna mai dimenticare che l’uomo è coronato, ogni uomo. Non esiste bellezza e grandezza da essergli superiore, da rubargli la sua signoria. La bellezza esterna ci spinga dunque a riconoscere nel creato l’opera del Creatore, ma più ancora nel volto di ogni fratello e sorella la dignità di un re, la stessa che ci è stata donata e redenta per i meriti del Re dei Re: Cristo Re e Signore dell’universo.


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Sacerdote della diocesi di Andria, attualmente sono fidei donum in Valle d’Aosta, ho conseguito la Licenza in Antropologia Teologica presso la Facoltà Teologica Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta. Autore di numerosi libri presso le Edizioni Sant’Antonio; collaboratore della Rivista Trimestrale di Teologia e Spiritualità “Jesus Caritas - Famiglia Carlo de Foucauld” e curatore della rubrica “Ripensare tra bellezza e verità” sul sito del mio paese d’origine: Canosaweb.it. Ogni martedì, pubblico sul mio canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCCgVJk1DCdYQhIeh9c6jmBQ) dei video-incontri di tipo culturale, spirituale e religioso, per riflettere ed interrogarsi sul senso della vita, sull'amicizia e la bontà.