C’è una bella luna, questa sera.

È luminosa e riflette il mio canto:

io canto alla luna e non sento le stelle.

Qualcun altro la guarda, col collo

che brucia senza sciarpa e occhi socchiusi:

le coppie hanno mani nude, il loro

fiato si mischia nella notte umida

e calda; altri la guardano e non pensano

che a sé stessi: hanno un nero, dentro,

come tentacoli di inchiostro

che si espandono

e si agitano

e ramificano

senza sfumature di grigio.

La loro paura è essere quel nero.

E quindi io canto, per me e per loro:

non dico di trovare un sole, dentro

di noi, ma sforziamoci di trovare,

almeno, una luna.