
La scintilla divina di cui siamo fatti…
Questa mattina prestissimo, seduta sul mio divano, ascolto, sento i profumi dell’aria dopo il temporale di ieri… e di fronte a me un quadro… un’opera di un giovane artista che ha usato materiali semplici, umili come il legno, il fuoco, l’acqua, il colore e la sua creatività con cui rappresentare il volto di un essere umano. La sua raccolta di pittosculture, come lui le chiama, è intitolata: I volti della madre terra.
E noi siamo terra, siamo acqua, siamo fuoco, siamo legno, siamo colore… infatti…
Anni fa, acquistando il quadro sono stata colpita dalla originalità dell’artista che rappresentava volti africani… bellissimi e tutti con materiale da recupero. Volti espressivi e sguardi profondi e lui in Africa non c’era mai stato…
Osservo con più attenzione:
la diversa distanza tra le assi di legno mi dà una visione nuova dell’immagine…….
Ciò che mi appare è un volto imprigionato…
In questo “dettaglio” ognuno è libero di leggere il riflesso di ciò che ha dentro di sé.
Vedo un volto imprigionato, uno sguardo ingabbiato. E vedo uno sguardo che contiene la Luce di quell’essere umano. Ciascuno ha in sé una Luce che brilla. Continuo a osservare l’immagine e mi riconosco in quel volto…
Una gabbia fatta di abitudini, inadeguatezze, paure, rabbia, dolore… E sono disegnate su quel volto. L’immagine mi fa da specchio oggi… guardo quel volto e vedo il mio…
È stato come guardare quell’immagine per la prima volta. Ed è lì da diversi anni…
Ogni giorno ha un messaggio per me: mi invita a portare l’attenzione alle prigioni che la mente costruisce in ogni istante, le ombre che fanno parte di me. E come ci si sente a stare dietro le sbarre.
E il bianco che emerge sul volto, è il riflesso di quella luce che dentro splende, la scintilla divina di cui siamo fatti… Ombre e luce insieme.