
Ora dorata, scintillante, redolente di foglie e di memorie,
intense ma lontane,
attimo del presente, del passato e del futuro,
congiunti in un solo secondo.
Noi, gente del Sud, ci nutriamo della sua potenza
ogni estate
in un vortice di frinire di cicale.
Campagna assolata;
guaire distante di un cane non spezza l’immota quiete
che getta il cuore in un nostalgico brivido di resa.
Forme, parole, ricordi,
tutti sono sospesi
e attendono d’esser plasmati
da mano d’artista ribelle.
Esserci diventa essenziale,
corroborati da lingue di fuoco
che invadono l’anima;
più di mille diventano i sensi.
La mia voce diventa la tua
e conclude com’eco sincero
affacciarsi di vento giocoso.
Restano salde radici profonde
a tutela del nostro valore,
rinnovate da acque invisibili,
ricacciate da terra sassosa.
Fulmineo Pan s’aggira.
Energico e lesto,
sa quel che vuole.
Qui è il Sole che viene a cercare
quanti di noi gli si danno
per condurli a variopinte mete
come bimbi tenuti per mano.
Qui ed ora ti invito a restare,
forte di nuovo vigore;
davanti a te il mare e il futuro.